Se stai per partorire, è del tutto normale che tu ti senta emozionata e spaventata. Il parto è un’esperienza totalmente immersiva e coinvolgente: tu stessa sei parte attiva eppure spettatrice di ciò che sta accadendo.
Come superare la paura del parto? Con un buon lavoro interiore e un’adeguata gestione delle emozioni: incertezza, ansia, dubbio, paura fanno parte di te e non devi reprimerle, ma imparare a canalizzarle e farne punti di forza per far fronte a tutte le tue prossime sfide e iniziare con entusiasmo questa tua nuova fase della vita.
Fino all'ultimo trimestre, cioè gli ultimi tre mesi della gravidanza, la paura del parto sembra lontana e si è distratte da tanti altri pensieri: il proprio corpo che cambia, l’adattamento a una nuova situazione, piccoli disturbi fisici dovuti ai cambiamenti ormonali, i vari appuntamenti per le visite di routine.
Tuttavia, a un certo punto, la fatidica data inizia ad avvicinarsi e scattano la paura e le preoccupazioni per ciò che verrà: come sarà il parto? Quanto durerà il travaglio? Proverò molto dolore? E se qualcosa dovesse andare storto?
La paura del parto è comprensibile: se si tratta della prima gravidanza e dunque del primo parto, c'è l'incognita di non sapere a cosa si sta andando incontro; se invece non è il primo parto e l'esperienza o le esperienze precedenti non sono state delle migliori, a spaventare è l’idea di dover di nuovo vivere un’esperienza analoga.
In entrambe le situazioni, il parto è percepito come un grosso ostacolo da superare, qualcosa di pericoloso, una minaccia, la perdita di controllo della situazione. Questa paura viene clinicamente denominata tocofobia.
Questa condizione può determinare uno stato di intensa ansia che si sviluppa nel corso della gravidanza ed è caratterizzata da “evitamento” del parto: la tocofobia porta a evitare di affrontare l’evento tanto temuto, ossia il parto naturale.
Infatti, chi soffre di tocofobia spesso desidera partorire con cesareo nella convinzione di poter vivere un’esperienza meno “spaventosa” del parto naturale. Perciò, come superare la tocofobia?
Indubbiamente, un’organizzazione pratica per non arrivare impreparate “agli sgoccioli” è necessaria: è utile frequentare i corsi pre-parto, rivolgersi a ostetrica/ginecologa per qualunque dubbio, essere informate, ma soprattutto essere consapevoli che non c’è un modo giusto o sbagliato di partorire, e che al momento del parto dobbiamo abbassare il nostro stato d’allerta e affidarci al personale competente.
“La mia vita è stata piena di terribili tragedie, la maggior parte delle quali non si è mai avverata” lo disse il filosofo Montaigne. Con questa frase ti invito a riflettere su quante volte la nostra preoccupazione superi di gran lunga la possibilità reale che ciò che temiamo si avveri nel concreto.
Con questo non voglio assottigliare la preoccupazione per il parto, fisiologica e comprensibile, ma aiutarti a ridimensionare quegli scenari apocalittici che ti tolgono la serenità del momento e rischiano di farti arrivare al parto angosciata, con le energie mentali prosciugate e senza aver vissuto a fuoco la tua gravidanza momento per momento.
È vero che la paura è un’emozione antica e primordiale, necessaria a proteggerci da eventuali minacce, ma nella vita odierna ha assunto proporzioni spropositate, bloccandoci dal fare esperienze e impedendoci di vivere a pieno.
La paura va affrontata, poiché se manchiamo all’appuntamento con le nostre paure, queste diventeranno muri sempre più difficili da scalare. La paura può diventare onnipresente nella tua testa, anche in momenti che non lo richiedono. Parlo di tutto questo e anche di altro in un mio video recente:
Eliminare del tutto le paure è impossibile, tuttavia vorrei proporti tre esercizi per aiutarti a ridurre le preoccupazioni e far sì che non siano ostacolanti nella tua vita:
Significa focalizzare la tua attenzione sulla fonte della tua paura, concentrandosi su essa, per riuscire piano piano a circoscriverla ed evitare che prenda il sopravvento in maniera caotica: si tratta di “esasperare” le tue preoccupazioni fino a depotenziarle, in modo da alleggerire la loro portata opprimente.
Mettere nero su bianco le proprie preoccupazioni aiuta a organizzarle e ridimensionarle. Può anche essere una buona occasione per tenere un diario della gravidanza e rileggerlo per vedere quali progressi hai fatto e quali paure ti attanagliavano, destituendole poi del loro potere.
Significa evitare di riempire la tua testa di ulteriori trigger ansiogeni che possono suscitare nuove preoccupazioni. Ascolta te stessa e ascolta il tuo corpo, non dare troppo credito a esperienze negative di altre mamme o a consigli improbabili di amici e parenti che pretendono di conoscere cosa sia meglio per te: tu sola lo sai.
Qui vorrei consigliarti quattro passi per arrivare al parto con maggiore consapevolezza e una più equilibrata gestione di stress e ansia.
È fondamentale non nascondere le proprie paure, ma “buttarle fuori” e confidarsi con le persone delle quali ti fidi. È importante superare il muro della resistenza e della reticenza. Rilasciare i pensieri intrusivi e rimuginativi è fondamentale per vivere l’ultimo trimestre con equilibrio e arrivare al parto con la giusta energia mentale e fisica: ricorda che gestire le emozioni promuove il benessere fisico, e per te è importante in questo momento delicato.
Molto spesso, dietro la paura del parto in sé si cela la paura del cambiamento che ti attende. Infatti, dopo il parto cambia la tua identità rispetto alla società, alla coppia, alla tua famiglia d'origine, cambiano la gestione familiare, la tua routine e le tue priorità.
La consapevolezza di doversi assumere la responsabilità di essere genitore può spaventare, poiché il cambiamento è irreversibile. Tuttavia, se sei arrivata fin qui, puoi trovare la forza interiore per proseguire nel tuo cammino. È indubbiamente un grosso cambiamento, ma ce la puoi fare.
È importante affrontare questi blocchi mentali ed essere preparata al cambiamento, magari scegliendo corsi pre-parto che includano eventualmente anche incontri con psicologi.
Inoltre, sappi che la meditazione può essere molto utile nella gestione dello stress e dell’ansia pre-parto: tutti possono iniziare, ed è anche un modo per esplorare la propria interiorità.
Molto spesso, l’ansia determina una eccessiva organizzazione di qualsiasi cosa: è il meccanismo della nostra mente per avere il controllo sulle emozioni negative, ma non è la giusta strada. Infatti, il parto è un evento che non si può prevedere e prevenire totalmente.
È corretto cercare di informarsi e creare le condizioni ottimali affinché tutto sia come lo vorresti, ma sii disposta ad allentare questa morsa di ipervigilanza e affidati alle mani esperte che ti aiuteranno in questo momento delicato.
Non avere paura di lasciarti andare, non sobbarcarti di responsabilità non tue: il parto è proprio un momento in cui devi fidarti di chi ti circonda, vivendo il momento.
Essere in grado di gestire la tua mente e le tue emozioni è molto importante in ogni situazione della vita, soprattutto quando ti rendi conto che la paura sta prendendo il sopravvento.
È perciò fondamentale recuperare il senso di controllo delle proprie sensazioni, riuscendo a governarle e guidarle. Lo scopo di tutto questo è non cadere vittima di automatismi mentali ed emozionali e riacquisire consapevolezza.
Se desideri approfondire questi aspetti, ti consiglio di scaricare il pdf gratuito Gestisci la mente e le emozioni, che ti fornirà tutti gli strumenti conoscitivi e di consapevolezza interiore.
In questo modo, sarai in grado di ascoltarti davvero, capirti, lasciar fluire le emozioni, pensare al tuo benessere, trovare il focus.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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