Può accadere di provare un insieme indefinito di emozioni negative e di vivere una condizione emotiva di allarme, anche se non sappiamo fare distinzione tra ansia e paura.
Come riuscire a capire? È importante distinguere queste due condizioni, che tanto hanno in comune, per poterle affrontare. Vediamo insieme qual è la differenza tra ansia e paura e come imparare a superarle per vivere con pienezza le nostre giornate.
Spesso tendiamo a confondere paura e ansia, percependo una generale sensazione di malessere che diventa invalidante e ci impedisce di vivere la vita appieno. Proprio in un video ti spiego perché è importante non avere paura di vivere:
La paura e l’ansia hanno alcuni punti in comune:
La sostanziale differenza consiste nell’oggetto della minaccia. Per la paura, l’oggetto è specifico e concreto, mentre per l’ansia è generalmente poco definito. In pratica:
Inoltre:
A livelli adeguati e controllabili, ansia e paura sono fondamentali per assicurarci la sopravvivenza. Infatti, il nostro corpo ha un proprio sistema di difesa naturale che impedisce alle altre emozioni di attivarsi e guidare i nostri gesti e le nostre azioni fino a che il pericolo o la minaccia del pericolo siano cessati.
Perciò, ansia e paura fanno sì che siamo vivi e ci sentiamo al sicuro, accendendo vari campanelli di allarme, consentendoci di riconoscere situazioni pericolose per la nostra incolumità.
Come abbiamo detto, possiamo affermare che l’ansia anticipa un senso di minaccia o pericolo (reale o meno) e ci consente di attivarci per proteggerci.
Nel corso dell’evoluzione, abbiamo sviluppato un complesso sistema motivazionale e d’azione, molto più ampio rispetto a quello degli animali. Ciò rende possibile provare timore anche rispetto a una serie di variabili che fuoriescono dalla ristretta cerchia della sopravvivenza e dell’autoconservazione.
Durante gli stati d’ansia, si attiva un sistema di difesa, e anche il nostro corpo si prepara ad agire. Ciò accade per darci la possibilità di reagire al pericolo attraverso l’attacco, la fuga o l’immobilizzazione.
Facciamo un esempio pratico. Senza la cosiddetta ansia anticipatoria per il rigido freddo invernale, gli uomini primitivi non avrebbero scoperto il fuoco, non avrebbero utilizzato le pelli per proteggersi e si sarebbero probabilmente estinti.
Il nostro sistema cognitivo è profondamente evoluto. Diversamente dagli animali, noi umani siamo in grado di progettare e organizzare la nostra vita, guidare le nostre azioni verso obiettivi anche distanti nel tempo.
Spesso l’ansia è presente anche in assenza di pericoli oggettivi e imminenti. La capacità di anticipare mentalmente scenari e situazioni e immaginare possibili esiti è tipicamente umana.
Tuttavia, ciò accade troppo di frequente, inducendoci a percepire minacce e pericoli anche in situazioni del tutto normali e gestibili, nelle quali la nostra vita non è affatto a rischio.
In queste condizioni, l’ansia non è più un meccanismo di sopravvivenza ma, al contrario, ci troviamo a dover sopravvivere all’ansia che penalizza le nostre giornate.
La paura è un’emozione primaria, insita da sempre sia nel genere umano sia negli animali. La paura ha una funzione adattiva, protegge l’individuo da un pericolo o da una minaccia ed è un’emozione preziosa sin dai primi anni di vita.
Infatti, la paura assolve a funzioni evolutive fondamentali e senza questo meccanismo metteremmo continuamente a rischio la nostra incolumità. Ecco perché è sbagliato reprimere la paura ed è invece utile e proficuo viverla in maniera corretta.
La reazione di attacco-fuga è stata utile nelle condizioni di vita dei nostri antenati, in cui la vita era disseminata di minacce e pericoli. Oggi la paura genera problemi quando si attiva troppo facilmente o in situazioni non appropriate, quando non ce n’è bisogno.
In questo video parlo di come affrontare la paura:
Ciò accade, per esempio, nelle fobie specifiche, che fanno scattare paure intense, perduranti e spropositate rispetto alla minaccia reale.
Sono state riconosciute cinque categorie di fobie a seconda della tipologia dello stimolo:
Come abbiamo visto, paura e ansia sono fisiologicamente accettabili e utili, entro certi limiti, per garantirci la sopravvivenza. Senza di esse, la nostra specie si sarebbe estinta da millenni.
Purtroppo, però nel corso dell’evoluzione, si è verificato un cambio di rotta. Chi era dotato di un sistema di difesa particolarmente reattivo è scampato a insidie, minacce e pericoli. In questo modo, ha trasmesso i propri geni a coloro che erano meno pronti, cioè le generazioni successive.
È per questo che gli antenati ci hanno lasciato un sistema di percezione del pericolo e della minaccia altamente reattivo, protettivo e funzionante che, se da un lato ci difende da possibili pericoli, dall’altro lato può attivarsi anche in situazioni che non lo richiederebbero.
Ecco che così ansia e paura ci creano non poche difficoltà, facendoci vivere in un perenne stato di ipervigilanza. È fondamentale imparare a controllare queste condizioni che possono diventare invalidanti e causare grande stress nella nostra vita quotidiana.
Troppo spesso siamo vittime di reazioni smodate, davanti a pericoli non realistici o situazioni che non costituiscono affatto una minaccia per noi.
Tutto questo è ingiusto perché ci impedisce di assaporare e gustare la vita: ci blocchiamo, evitiamo le situazioni, sfuggiamo al cambiamento.
È chiaro che un percorso di psicoterapia è indicato in queste situazioni: rivolgiamoci al nostro medico che ci suggerirà una figura specialistica con la quale confrontarci.
Tuttavia, anche nella nostra quotidianità possiamo fare molto per evitare che ansia e paura superino i livelli di guardia e ci inghiottano, facendoci vivere male. È necessario fare un lavoro interiore e affrontare piccoli cambiamenti che, con gradualità, modificheranno in meglio la nostra vita.
Ansia e paura si possono superare. Puoi anche tu vivere una vita serena e migliorare giorno per giorno. Inizia da questi sei passi:
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AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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