Qual è la differenza tra ansia e paura? Una guida per orientarsi meglio

Qual è la differenza tra ansia e paura? Una guida per orientarsi meglio

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Può accadere di provare un insieme indefinito di emozioni negative e di vivere una condizione emotiva di allarme, anche se non sappiamo fare distinzione tra ansia e paura.

Come riuscire a capire? È importante distinguere queste due condizioni, che tanto hanno in comune, per poterle affrontare. Vediamo insieme qual è la differenza tra ansia e paura e come imparare a superarle per vivere con pienezza le nostre giornate.

Impariamo a fare distinzione tra paura e ansia

Spesso tendiamo a confondere paura e ansia, percependo una generale sensazione di malessere che diventa invalidante e ci impedisce di vivere la vita appieno. Proprio in un video ti spiego perché è importante non avere paura di vivere:

 

La paura e l’ansia hanno alcuni punti in comune:

  • Entrambe si attivano davanti a una minaccia o a un pericolo (reale o potenziale). 
  • Sono entrambe coinvolte nel sistema della difesa e condividono simili modificazioni fisiologiche (i famosi sintomi).

La sostanziale differenza consiste nell’oggetto della minaccia. Per la paura, l’oggetto è specifico e concreto, mentre per l’ansia è generalmente poco definito. In pratica:

  • Paura: l’allarme si attiva di fronte a un reale pericolo. Una volta rientrata la minaccia, scompare la sensazione di paura. La paura è l’emozione che accompagna il pericolo.
  • Ansia: l’allarme si attiva di fronte a una minaccia percepita, cioè non necessariamente concreta, non ben definita. L’ansia è l’emozione che anticipa il pericolo (si parla di ansia anticipatoria).

Inoltre:

  • La paura è più arcaica dell’ansia, è una condizione che condividiamo con tutti gli altri animali più evoluti, soprattutto i mammiferi.
  • L’ansia è un’emozione tipicamente umana, che si è evoluta a partire dalla paura, parallelamente all’evoluzione delle nostre facoltà cognitive di immaginazione, anticipazione, progettazione.

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Quando ansia e paura sono utili a proteggerci?

A livelli adeguati e controllabili, ansia e paura sono fondamentali per assicurarci la sopravvivenza. Infatti, il nostro corpo ha un proprio sistema di difesa naturale che impedisce alle altre emozioni di attivarsi e guidare i nostri gesti e le nostre azioni fino a che il pericolo o la minaccia del pericolo siano cessati.

Perciò, ansia e paura fanno sì che siamo vivi e ci sentiamo al sicuro, accendendo vari campanelli di allarme, consentendoci di riconoscere situazioni pericolose per la nostra incolumità.

L’ansia come meccanismo di difesa 

Come abbiamo detto, possiamo affermare che l’ansia anticipa un senso di minaccia o pericolo (reale o meno) e ci consente di attivarci per proteggerci.

Nel corso dell’evoluzione, abbiamo sviluppato un complesso sistema motivazionale e d’azione, molto più ampio rispetto a quello degli animali. Ciò rende possibile provare timore anche rispetto a una serie di variabili che fuoriescono dalla ristretta cerchia della sopravvivenza e dell’autoconservazione.

Durante gli stati d’ansia, si attiva un sistema di difesa, e anche il nostro corpo si prepara ad agire. Ciò accade per darci la possibilità di reagire al pericolo attraverso l’attacco, la fuga o l’immobilizzazione. 

Facciamo un esempio pratico. Senza la cosiddetta ansia anticipatoria per il rigido freddo invernale, gli uomini primitivi non avrebbero scoperto il fuoco, non avrebbero utilizzato le pelli per proteggersi e si sarebbero probabilmente estinti.

Il nostro sistema cognitivo è profondamente evoluto. Diversamente dagli animali, noi umani siamo in grado di progettare e organizzare la nostra vita, guidare le nostre azioni verso obiettivi anche distanti nel tempo. 

Quando l’ansia diventa un ostacolo

Spesso l’ansia è presente anche in assenza di pericoli oggettivi e imminenti. La capacità di anticipare mentalmente scenari e situazioni e immaginare possibili esiti è tipicamente umana. 

Tuttavia, ciò accade troppo di frequente, inducendoci a percepire minacce e pericoli anche in situazioni del tutto normali e gestibili, nelle quali la nostra vita non è affatto a rischio. 

In queste condizioni, l’ansia non è più un meccanismo di sopravvivenza ma, al contrario, ci troviamo a dover sopravvivere all’ansia che penalizza le nostre giornate.

La paura come meccanismo di difesa

La paura è un’emozione primaria, insita da sempre sia nel genere umano sia negli animali. La paura ha una funzione adattiva, protegge l’individuo da un pericolo o da una minaccia ed è un’emozione preziosa sin dai primi anni di vita. 

Infatti, la paura assolve a funzioni evolutive fondamentali e senza questo meccanismo metteremmo continuamente a rischio la nostra incolumità. Ecco perché è sbagliato reprimere la paura ed è invece utile e proficuo viverla in maniera corretta.

Quando le paure diventano fobie

La reazione di attacco-fuga è stata utile nelle condizioni di vita dei nostri antenati, in cui la vita era disseminata di minacce e pericoli. Oggi la paura genera problemi quando si attiva troppo facilmente o in situazioni non appropriate, quando non ce n’è bisogno. 

In questo video parlo di come affrontare la paura:

 

Ciò accade, per esempio, nelle fobie specifiche, che fanno scattare paure intense, perduranti e spropositate rispetto alla minaccia reale. 

Sono state riconosciute cinque categorie di fobie a seconda della tipologia dello stimolo:

  • Animali (per esempio insetti, cani, serpenti);
  • Condizioni e ambienti naturali (ad esempio temporale, altezze, acqua);
  • Sangue, ferite, iniezioni (ad esempio punture, aghi, altre procedure mediche);
  • Situazioni (ascensori, aerei, auto);
  • Altri stimoli differenti a seconda della persona.

Quando ansia e paura superano il limite

Come abbiamo visto, paura e ansia sono fisiologicamente accettabili e utili, entro certi limiti, per garantirci la sopravvivenza. Senza di esse, la nostra specie si sarebbe estinta da millenni.

Purtroppo, però nel corso dell’evoluzione, si è verificato un cambio di rotta. Chi era dotato di un sistema di difesa particolarmente reattivo è scampato a insidie, minacce e pericoli. In questo modo, ha trasmesso i propri geni a coloro che erano meno pronti, cioè le generazioni successive. 

È per questo che gli antenati ci hanno lasciato un sistema di percezione del pericolo e della minaccia altamente reattivo, protettivo e funzionante che, se da un lato ci difende da possibili pericoli, dall’altro lato può attivarsi anche in situazioni che non lo richiederebbero

Ecco che così ansia e paura ci creano non poche difficoltà, facendoci vivere in un perenne stato di ipervigilanza. È fondamentale imparare a controllare queste condizioni che possono diventare invalidanti e causare grande stress nella nostra vita quotidiana.

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Come superare ansia e paura?

Troppo spesso siamo vittime di reazioni smodate, davanti a pericoli non realistici o situazioni che non costituiscono affatto una minaccia per noi. 

Tutto questo è ingiusto perché ci impedisce di assaporare e gustare la vita: ci blocchiamo, evitiamo le situazioni, sfuggiamo al cambiamento

È chiaro che un percorso di psicoterapia è indicato in queste situazioni: rivolgiamoci al nostro medico che ci suggerirà una figura specialistica con la quale confrontarci. 

Tuttavia, anche nella nostra quotidianità possiamo fare molto per evitare che ansia e paura superino i livelli di guardia e ci inghiottano, facendoci vivere male. È necessario fare un lavoro interiore e affrontare piccoli cambiamenti che, con gradualità, modificheranno in meglio la nostra vita.

Vediamo 6 passi per superare ansia e paura e ricominciare a vivere

Ansia e paura si possono superare. Puoi anche tu vivere una vita serena e migliorare giorno per giorno. Inizia da questi sei passi:

  • Affronta a piccole dosi sempre più sfide e situazioni nuove, un po’ per volta, in modo da rafforzare il coraggio e non lasciarti bloccare dalla novità o dall’incertezza dell’esito.
  • Prova di tanto in tanto a immaginare il peggior scenario possibile. Sembra un controsenso, ma è un potente allenamento mentale. Infatti, ti renderai conto che, a un certo punto, ansia e paura si ridurranno perché avrai maturato consapevolezza e preparazione emotiva.
  • Coltiva le relazioni sociali. Il sostegno emotivo di famiglia e amici è importante. Circondati di persone fidate, non giudicanti, con cui stabilire un confronto costruttivo e arricchente.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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