Empatia: significato, esempi e come diventare persone più empatiche

Empatia: significato, esempi e come diventare persone più empatiche

Indice

L'empatia è la capacità di comprendere a fondo i sentimenti e le esperienze altrui. Significa mettersi nei panni dell'altra persona per provare a vedere la realtà dalla sua prospettiva. In un mondo sempre più frenetico e individualista, l'empatia è una competenza emotiva preziosa

In questo articolo, esploreremo a fondo la complessità di questo concetto e vedremo insieme come diventare persone più empatiche (sapevi che l’empatia si può imparare e allenare?) con alcuni gesti quotidiani.

Il significato di empatia

In psicologia, l'empatia indica la capacità di percepire nel modo corretto i sentimenti e i pensieri di un'altra persona, comprendendone appieno la prospettiva soggettiva. 

Empatia e simpatia si differenziano: la simpatia consiste nel provare compassione per l'altra persona, pur rimanendone distaccati.

L’OMS ha inserito l’empatia tra le dieci life skills, cioè le abilità cognitive, emozionali e relazionali di base, che permettono alle persone di agire con competenza sia sul piano individuale, sia su quello sociale, per fronteggiare con efficacia le sfide della vita quotidiana.

I 3 tipi di empatia

Possiamo individuare tre tipi di empatia:

  • Affettiva: provare attivamente le stesse emozioni dell'altra persona. È il primo tipo di empatia a svilupparsi e si osserva già nei neonati. Si tratta di una reazione istintiva agli stati emotivi dell’altra persona, che ha luogo senza mediazione del pensiero.
  • Cognitiva: significa comprendere intellettualmente esperienze ed emozioni altrui. Quando vediamo una persona cadere e farsi male, attiviamo sia la comprensione cognitiva sia l'immedesimazione emotiva nella sua sofferenza.
  • Morale o motivazionale: significa sentire il bisogno di sostenere chi soffre. Fare qualcosa per l’altra persona fa provare uno stato di benessere e gratificazione, scongiurando il senso di colpa.

Ti anticipo subito che l’empatia si può imparare e coltivare giorno per giorno, attraverso un lavoro interiore delicato, prezioso e importantissimo, uno dei 4 fondamenti di una vita felice, piena e appagante.

Che caratteristiche ha una persona empatica?

Una persona empatica è piuttosto sensibile alle emozioni delle persone che ha vicino e alla loro energia. Questa sensibilità è diretta sia verso coloro che sono vicini alla persona empatica, sia verso le persone estranee. 

Le persone empatiche percepiscono il mondo che li circonda e comprendono ciò che gli altri sperimentano attraverso la loro intuizione e i loro sensi altamente sviluppati.

Capiscono come si sentono le persone e cosa stanno passando. La persona empatica ha un livello di connessione elevato ed è in grado di assorbire emozioni ed energie altrui, sentendole e interiorizzandole.

Chi prova empatia tenderà quindi ad assorbire anche le emozioni spiacevoli, come fossero le sue. Luoghi come ospedali o case di cura possono arrivare a provocare sentimenti di stanchezza in questo genere di persone.

Tutte le persone sono empatiche?

La componente neuronale dell’empatia  è presente in ogni persona. Tuttavia, lo sviluppo effettivo dell’empatia dipende da un processo di apprendimento che può verificarsi in modi differenti. 

Infatti, allo sviluppo dell’empatia contribuiscono alcuni elementi bio-psico-sociali, per esempio le relazioni che si stabiliscono nella prima infanzia, e poi sviluppate nel corso della vita. 

Perché alcune persone sono meno empatiche di altre?

La mancanza di empatia può dipendere da svariate cause:

Fattori genetici 

Alcuni studi scientifici sembrano suggerire che l'empatia abbia una componente genetica, e quindi alcune persone potrebbero essere geneticamente predisposte a sviluppare minore empatia.

Poca consapevolezza emotiva 

Alcune persone potrebbero non essere consapevoli delle proprie emozioni o avere difficoltà a individuare e comprendere le emozioni delle altre persone. Questa mancanza di consapevolezza emotiva può ostacolare lo sviluppo dell'empatia.

Esperienze traumatiche pregresse 

Possono incidere sulla capacità di una persona di sviluppare empatia. Esperienze molto negative o traumatiche possono determinare atteggiamenti oppositivi o chiusure emotive, utilizzati come meccanismi di difesa. 

Ambiente sociale e familiare 

Crescere in un ambiente familiare poco empatico, nel quale esprimere le proprie emozioni è poco incoraggiato, o addirittura deriso, può influenzare negativamente lo sviluppo dell'empatia e dell’emotività in generale. Infatti, se durante l’infanzia e la crescita, la persona non è stata abituata a esprimere e comunicare le proprie emozioni e non viene esposta a modelli empatici, potrebbe avere molte difficoltà a praticare l’empatia in età adulta.

Empatia e intelligenza emotiva

Empatia e intelligenza emotiva sono due concetti tra loro correlati, ma che presentano alcune differenze. Vediamo quali.

  • Come anticipato, l'empatia consiste nella capacità di comprendere i sentimenti e le esperienze soggettive di un'altra persona, immedesimandosi nella sua prospettiva; si focalizza sulla comprensione dell'altra persona.
  • L'intelligenza emotiva è l'abilità di riconoscere, comprendere e gestire le proprie emozioni e quelle degli altri. Include l'autoconsapevolezza, la gestione emozionale, la motivazione e le abilità sociali. A questo proposito, ti consiglio di leggere il nostro articolo L’intelligenza emotiva può migliorare il rapporto di coppia?
  • L'empatia fa parte delle componenti dell'intelligenza emotiva, ma ne rappresenta solo una parte. L'intelligenza emotiva è un concetto più ampio, che comprende anche la gestione delle proprie emozioni.
  • L'empatia può implicare capacità cognitive, ovvero la comprensione razionale degli stati emotivi altrui, ma anche partecipazione affettiva, ossia la capacità di “sentire” intimamente e connettersi con le emozioni profonde delle altre persone, mantenendo il giusto distacco per poter essere d’aiuto. L'intelligenza emotiva coinvolge sia abilità cognitive che emotive in modo complesso.
  • Si può provare empatia anche senza avere un'elevata intelligenza emotiva. Ma una persona con alti livelli di intelligenza emotiva, di solito, possiede anche ottime doti empatiche.
  • Entrambe queste competenze socio-emotive sono fondamentali per le relazioni interpersonali e il benessere individuale. Tuttavia, agiscono su livelli diversi: l'empatia su quello interpersonale, l'intelligenza emotiva su quello intrapersonale.

In questo video ti spiego come alimentare la tua intelligenza emotiva:

 


Teorie dell'empatia

Numerosi studi confermano che la base neurale dell'empatia risiede nei "neuroni specchio", che si attivano sia quando proviamo un'emozione in prima persona, sia quando osserviamo le altre persone provarla. Questo meccanismo permette una "simulazione incarnata" delle sensazioni altrui.

In che modo i neuroni specchio sono collegati all’empatia?

Quando esprimiamo una reazione emotiva, tramite il processo imitativo tipico del sistema mirror(cioè specchio), attiviamo nelle altre persone la stessa risposta neuronale che avrebbero se fossero loro, in prima persona, a vivere le medesime emozioni e gli stessi stati d’animo.

Questo meccanismo consente di cogliere il vissuto dell’altra persona in maniera immediata, determinando un’esperienza fisiologica diretta, diversa da un ragionamento o da un processo mentale.

Altre teorie sull’empatia

Secondo lo psicologo Daniel Goleman, nei bambini l'empatia inizia a svilupparsi verso i 2 anni, quando iniziano a decentrarsi e capire le diverse prospettive emotive e cognitive degli altri.

Jean Piaget sosteneva che la completa capacità empatica si raggiunge nel periodo operatorio concreto, che va dai 7-8 anni fino agli 11-12 anni circa.

Gli adulti possono migliorare le attitudini empatiche coltivando la consapevolezza, l'ascolto attivo e l'immedesimazione.

Quali sono i benefici dell'empatia?

Sono davvero numerosi gli effetti positivi dell’empatia, vediamoli insieme.

Empatia e relazioni interpersonali

Numerosi studi evidenziano come l'empatia sia fondamentale per instaurare relazioni interpersonali sane e comunicare in modo efficace.

Infatti, comprendere i sentimenti del partner favorisce l'intimità di coppia; con i figli, promuove un clima familiare positivo.

Sul lavoro, leader dotati di competenze empatiche sono più efficaci nel motivare i collaboratori e ottengono prestazioni migliori. L'empatia aumenta la coesione nei team multiculturali, favorendo inclusione e problem solving innovativo.

Impatto dell'empatia sulla società

Le ricerche dimostrano che l'empatia ha un impatto positivo anche nel contesto sociale più ampio. Nelle società con alti livelli di competenze empatiche si registrano minori episodi di pregiudizio, discriminazione e crimini d'odio.

L'empatia può favorire il superamento di conflitti politici e sociali, poiché permette di comprendere più profondamente le ragioni e i sentimenti degli avversari. Per questo motivo, alcuni Paesi, come Danimarca e Finlandia, hanno inserito programmi di educazione all'empatia nei loro sistemi scolastici.

Come sviluppare l'empatia? Ecco 3 gesti preziosi

Ci sono almeno tre pratiche per sviluppare la tua empatia:

1. Autoconsapevolezza

Il primo passo per sviluppare l'empatia è diventare consapevoli delle proprie emozioni, imparando a riconoscerle ed esprimerle in modo appropriato. Per esempio, scrivere un diario emotivo, annotando gli stati d'animo nell'arco della giornata, può essere un ottimo esercizio di auto-osservazione.

2. Ascolto attivo

L'ascolto attivo richiede di concentrare completamente l'attenzione sull'altro, senza filtri o giudizi, cercando di comprenderne a fondo prospettive e sentimenti. Implica lasciar parlare l'interlocutore senza interromperlo, fare domande di approfondimento e riformularle per confermare la corretta comprensione.

3. Abbracciare la prospettiva dell’altra persona

Per sviluppare l'empatia cognitiva, puoi immaginare in modo dettagliato come ti sentiresti se ti trovassi nella situazione emotiva dell'altra persona, visualizzandone pensieri e sensazioni. Anche fare volontariato per gruppi e comunità diverse dalla propria può aiutare ad allargare la prospettiva sulle altre vite.

Come praticare l'empatia?

Vediamo come applicare questa fondamentale competenza emotiva.

Empatia nella vita quotidiana

Per praticare l'empatia nella vita di tutti i giorni, prova ad ascoltare i tuoi familiari dedicando loro tutta l'attenzione, senza interromperli né giudicarli. Cerca di immedesimarti nei loro sentimenti.

Con le tue amicizie, cerca di esserepresente nei momenti difficili, offrendo sostegno morale e psicologico, oltre che la tua presenza fisica, se possibile. 

Sul lavoro, comprendi le ragioni nascoste dietro le richieste di colleghi e clienti, mantenendo comunque una postura assertiva.

Empatia sul lavoro

Studi dimostrano che, nei contesti aziendali, leader e manager empatici ottengono la fiducia e l'impegno dei collaboratori, poiché li fanno sentire ascoltati e valorizzati.

L'empatia migliora il lavoro di team multidisciplinari, aumentando creatività e problem solving. Non a caso, grandi aziende come Microsoft, Ikea e Starbucks investono sulla formazione empatica. A proposito, ti suggerisco di leggere anche il nostro articolo sul pensiero divergente.

Empatia e conflitto

Grazie alla comprensione profonda dei sentimenti e bisogni altrui, l'empatia può favorire la risoluzione di conflitti interpersonali e sociali. Infatti, L’empatia si può applicare sia nelle relazioni personali che in mediazioni politiche e diplomatiche, individuando soluzioni che soddisfino tutte le parti coinvolte. Studi confermano che leader dotati di competenze empatiche hanno migliori capacità negoziali.

Riflettiamo insieme prima di salutarci

L'empatia è una competenza personale e sociale imprescindibile per creare legami sinceri, una comunicazione efficace e una società più equa.

Coltivandola attraverso autoconsapevolezza, ascolto attivo e apertura verso le altre prospettive, possiamo vivere relazioni più appaganti e contribuire alla coesione sociale.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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