Empatia e intelligenza emotiva: come capire e gestire le emozioni

Empatia e intelligenza emotiva: come capire e gestire le emozioni

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Conosci la relazione tra empatia e intelligenza emotiva? L’OMS ha inserito l’empatia tra le dieci life skills, ossia le abilità cognitive, emozionali e relazionali di base, che consentono alle persone di agire con competenza sia sul piano individuale, sia su quello sociale, per affrontare efficacemente le sfide della vita quotidiana e non solo.

Infatti, la capacità di comprendere e gestire le emozioni, proprie e altrui, è molto importante per raggiungere obiettivi dal punto di vista personale e interpersonale e avere una vita soddisfacente e ricca di relazioni appaganti

Ma cosa si intende, esattamente, per empatia e intelligenza emotiva? E qual è la correlazione? In questo articolo, esploreremo insieme i concetti di empatia e intelligenza emotiva, analizzando differenze e interconnessioni. 

Scopriremo come poter allenare queste due competenze emozionali-cognitive (sì, si possono allenare proprio come muscoli!) con un lavoro interiore quotidiano, in un percorso di miglioramento e crescita personale.

Empatia: partecipazione affettiva

L’empatia è alla base dell’intimità e della connessione emozionale più stretta tra persone. Senza empatia, le nostre relazioni sarebbero superficiali dal punto di vista emotivo e più simili a rapporti formali. Perciò, l’empatia è un vero e proprio “collante sociale”.

In pratica, l’empatia è l’esperienza di comprendere intimamente la condizione di un’altra persona dal suo punto di vista. Ciò significa sentire ciò che la persona sta vivendo. È una vera partecipazione affettiva alla realtà di qualcuno, interiorizzando il suo mondo emotivo.

Molte persone pensano che empatici si nasca. In realtà, l’empatia è un comportamento che viene appreso. Infatti, i bambini imparano a identificare, regolare e gestire le loro emozioni tramite le interazioni con gli adulti, specialmente con i genitori. 

Quando gli adulti rispondono agli stati emotivi dei bambini, creano le basi per sviluppare la percezione delle altre persone, cioè l’empatia.

Intelligenza emotiva: mente e cuore in ascolto

Possiamo proprio dire che l’intelligenza emotiva sia la capacità di instaurare una relazione equilibrata e corrispondente tra mente e cuore, facendo un uso intelligente e pertinente di ciò che sentiamo. 

In pratica, l'intelligenza emotiva è l’abilità di comprendere, regolare e utilizzare le proprie emozioni in modi costruttivi per alleggerire lo stress, comunicare in modo efficace, entrare in empatia con le altre persone, superare le sfide e disattivare i conflitti.

L'intelligenza emotiva può migliorare il rapporto di coppia, perché aiuta a capire a fondo e gestire le proprie emozioni e quelle del partner, per stabilire un dialogo costruttivo e arricchire la relazione. 

Inoltre, un buon “leader emotivo” sul lavoro è in grado di riconoscere e capire a fondo le proprie emozioni e quelle degli altri membri del team, per instaurare scambi emotivi efficaci e costruttivi nel lavoro di squadra. 

In questo video ti spiego come alimentare la tua intelligenza emotiva e perché:

 

Quali sono le 5 componenti di base dell’intelligenza emotiva?

Lo psicologo e scrittore Daniel Goleman riconosce 5 componenti principali dell'intelligenza emotiva, vediamole insieme qui:

  1. Consapevolezza di sé: significa essere capaci di individuare e riconoscere le proprie emozioni e come impattano sulle nostre azioni e sul nostro comportamento, equilibrando forza e debolezza, lavorando su quest’ultima.
  2. Autoregolazione e gestione delle emozioni: è la capacità di regolare e tenere sotto controllo le proprie emozioni e le reazioni d’impulso, adattarsi ai cambiamenti e conservare la calma anche in situazioni stressanti.
  3. Motivazione personale: significa gestire le “oscillazioni emotive” per raggiungere i propri obiettivi e imparare a perseverare malgrado le difficoltà, tramite la propria forza interiore. 
  4. Empatia: secondo Goleman è una componente dell’intelligenza emotiva. Come abbiamo visto poco fa, l’empatia riguarda la capacità di “vestire” le emozioni delle altre persone, stabilendo un dialogo costruttivo e imparando a essere di aiuto, con un sensibile miglioramento della comunicazione interpersonale.
  5. Abilità sociali: significa essere capaci nell’interagire con gli altri, nel gestire i conflitti e nel costruire relazioni interpersonali proattive.

Se ti stai chiedendo quale sia la differenza tra empatia e intelligenza emotiva e come interagiscano tra loro, aspetta di leggere il prossimo paragrafo.

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Empatia e intelligenza emotiva: differenze e correlazione

L'empatia è una componente imprescindibile dell'intelligenza emotiva. Una persona con una elevata intelligenza emotiva sarà generalmente capace di praticare l'empatia in modo più efficace. 

Infatti, l'intelligenza emotiva fornisce preziosi strumenti per comprendere e guidare le emozioni, mentre l'empatia aumenta la capacità di relazionarsi con le altre persone in modo significativo e autentico.

In altre parole, l'intelligenza emotiva offre le competenze cognitive ed emotive per sviluppare e applicare l'empatia nelle relazioni interpersonali.

Essere persone empatiche significa riuscire a comprendere la complessità emozionale altrui e mettersi nei panni delle persone. Ciò richiede una buona intelligenza emotiva, poiché per comprendere le emozioni degli altri bisogna prima comprendere sé stessi.

Sintetizzando, l'empatia riguarda la capacità di capire a fondo e connettersi con le emozioni degli altri, mentre l'intelligenza emotiva è una gamma più ampia di competenze che includono la gestione delle emozioni, la consapevolezza sociale e l’abilità di gestire le relazioni. Empatia e intelligenza emotiva sono determinanti per costruire relazioni efficaci e soddisfacenti con gli altri.

Quali sono le conseguenze della scarsa empatia e intelligenza emotiva?

Se una persona ha poca intelligenza emotiva, potrebbe incontrare difficoltà nel gestire le proprie emozioni e nel comprendere emozioni e sentimenti altrui. Ciò può far insorgere problemi a livello di comunicazione, nella vita di relazione, nel controllo delle reazioni e degli impulsi e nella gestione dello stress.

Tutto ciò potrebbe determinare un impoverimento della qualità del dialogo e dell’interazione tra le persone, allontanamento, chiusura, isolamento, non solo nella vita personale, ma anche nei rapporti professionali.

Le persone con poca empatia e intelligenza emotiva non hanno sufficienti strumenti emotivi con i quali rispondere a differenti input esterni. Possono essere scarsamente in sintonia con il benessere, le istanze, le richieste o le necessità degli altri, non mostrando preoccupazione per la sofferenza, i problemi o le difficoltà delle persone 

Non solo: chi ha empatia e intelligenza emotiva poco allenate è probabilmente poco capace di gestire le proprie emozioni e il proprio autocontrollo. Ciò potrebbe tradursi in un eccessivo assorbimento delle emozioni altrui e in una ridotta capacità di processare i flussi emozionali: la conseguenza di questa condizione è la scarsa capacità di dare consigli obiettivi e di essere razionalmente d’aiuto a chi ne ha bisogno.

Empatia e intelligenza emotiva sono innate o possono essere allenate nel tempo?

L'empatia e l'intelligenza emotiva sono capacità che possono essere allenate e migliorate giorno dopo giorno, e sviluppate nel tempo tramite l'apprendimento, le buone abitudini e l'esperienza. Vediamo insieme 7 pratiche per allenare empatia e intelligenza emotiva.

  1. Immergiti nei tuoi sentimenti: rifletti sulle tue emozioni, analizzale, impara a riconoscerle e a guidarle in risposta alle sfide della vita. In questo modo, saprai anche gestire i pensieri intrusivi e le emozioni negative, evitando che prendano il sopravvento.
  2. Dialogo eascolto attivo: è importante relazionarsi e confrontarsi con le altre persone, abbracciandone le prospettive, per rispondere con efficacia e pertinenza, stabilire un dialogo arricchente e instaurare relazioni di stima reciproca e fiducia.
  3. Gestione e controllo dello stress: gestire stress e ansia è fondamentale, per migliorare il proprio autocontrollo, comportarsi con prontezza e lucidità in varie situazioni, senza bloccarsi emotivamente. A questo scopo, ci sono alcune preziose tecniche di rilassamento, respirazione e meditazione, da praticare anche solo pochi minuti al giorno.
  4. Assertività ecomunicazione efficace: essere assertivi significa imparare a esprimere con chiarezza e linearità le proprie emozioni e le proprie necessità, per evitare ambiguità o malintesi. Infatti, imparare a dire di no è molto importante per farsi rispettare e stabilire rapporti umani equilibrati.
  5. Allenarsi a essere persone indipendenti: una delle caratteristiche di base dell’intelligenza emotiva è non dipendere dal giudizio degli altri. Infatti, essere emotivamente intelligenti significa essere consapevoli e avere sicurezza delle proprie scelte, senza condizionamenti esterni. 
  6. Non ostacolare il cambiamento: è molto importante uscire dalla propria comfort zone, per fortificarsi, rafforzare il carattere e affrontare le sfide quotidiane con slancio e propositività.
  7. Incrementare la socialità: partecipa attivamente a situazioni di socialità, arricchisci il dialogo, pratica l'ascolto attivo (come abbiamo detto prima) e migliora la comprensione delle persone con le quali interagisci.

Lavorare sulla propria interiorità per lo sviluppo dell'empatia e dell'intelligenza emotiva, sia a livello individuale sia relazionale, è essenziale per affrontare le sfide quotidiane, i rapporti interpersonali e promuovere una cultura di reciproca comprensione e crescita umana.

L’opinione di Filippo

Prima di tutto è bene avere chiaro che l’empatia è allenabile e migliorabile. Detto questo è importante lavorarci perché è uno degli elementi essenziali per avere rapporti interpersonali soddisfacenti. Inoltre è importante l’empatia anche nei confronti di se stessi. Una delle ragioni per cui le persone fanno fatica a scegliere i comportamenti che danno i risultati migliori nel tempo è che hanno una scarsa empatia nei confronti del sé futuro, ossia non riescono ad immedesimarsi e a comprendere come staranno più avanti per le scelte fatte oggi.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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