Capita che ci dimentichiamo di noi stessi e del nostro benessere: siamo sempre lanciati all’inseguimento di obiettivi, aspettative e impegni quotidiani che fatichiamo a incastrare.
Questa situazione provoca frustrazione, stanchezza, tanta insoddisfazione. A volte ci arrabbiamo perché non otteniamo ciò che ci aspettiamo dalla vita.
Di chi è la responsabilità? Soltanto nostra. Ritrovare il focus è il primo passo per modificare le condizioni che causano sofferenza e malessere.
Si chiama prendersi cura di se stessi: in psicologia e nel setting terapeutico individuale è un percorso delicato e di grande importanza, ma nella vita quotidiana perdiamo di vista quanto siamo importanti.
Potrebbe sembrare difficile avere cura di noi stessi, perché non siamo abituati a farlo o evitiamo di provarci: il cambiamento spaventa e non vogliamo affrontare la fatica.
Tuttavia, il viaggio alla scoperta di sé è il più gratificante: iniziare a rispettarsi di più, autodeterminarsi ed essere persone libere è il traguardo che ci meritiamo. Ma come imparare ad avere una maggiore cura del proprio corpo? Come fare manutenzione dei sentimenti? Stiamo per scoprirlo assieme.
Nessun egoismo: trovare il tempo per sé, per sapersi ascoltare, è un grande atto di generosità non solo verso se stessi, ma anche verso le altre persone. Riflettici: se sei un groviglio di problemi e preoccupazioni, se non sei felice, se ti mancano appagamento e realizzazione personale, quale versione di te stai offrendo al mondo?
Indubbiamente la peggiore. Non trascurare il tuo equilibrio interiore e il tuo benessere psicofisico, e non mettere sempre le esigenze altrui davanti alle tue reali necessità. Lavoro, figli, famiglia, genitori anziani di cui occuparsi, incombenze quotidiane…
Prendersi cura di una persona o più persone è un gesto nobile e responsabile, ma se quella persona di cui prendersi cura fossi proprio tu? Fermati e pensa: ti è rimasto un po’ di spazio per te? In questo video ti spiego perché dovresti imparare a metterti al primo posto:
Se ti ritrovi spesso a dire “non ho tempo per me perché ho altri mille impegni più importanti”, sappi che si tratta di alibi e pretesti: non lasciare che il tuo tempo e i tuoi ritmi siano definiti dalle necessità degli altri, perché sarebbe un vero peccato sprecare un potenziale tanto prezioso!
Poco fa parlavamo di pretesti: gettare la spugna o non iniziare nemmeno ad avere cura di sé è un altro alibi che ci creiamo per non fare fatica. È più facile lamentarsi delle cose piuttosto che iniziare a cambiare. Invece, è fondamentale superare gli stati mentali che frenano il cambiamento.
Segui la filosofia delle zero scuse: non è mai troppo tardi per iniziare a migliorarsi, sarebbe come dire che è troppo tardi per volersi bene e avere più amor proprio.
Anche a 80 anni vale la pena provare a trattarsi meglio e a godere dei benefici di un percorso di crescita personale. Ricorda: cambiare vita è possibile a qualunque età, ed è sempre il momento giusto per mettere in moto il cambiamento, che non deve spaventarti. Ne parlo proprio in questo video:
Per iniziare davvero a prendersi cura di sé, è fondamentale, innanzitutto, individuare le proprie esigenze. Stare bene con se stessi riguarda molti aspetti tra loro integrati: la gestione dell’equilibrio mentale ed emozionale, non meno del benessere fisico; i rapporti interpersonali e professionali.
Riconoscere le proprie necessità per definire una scala di priorità è il secondo passo per dare inizio al cambiamento. Come avrai capito, per prenderti cura della tua persona è necessario un lavoro interiore continuo: devi conoscerti e porti domande, perché hai già le risposte, sono le tue risorse personali che fino a ora hai trascurato.
Attenzione, non spaventarti: lavorare su di sé non significa intraprendere un percorso di dolore e fatica, ma scoprire se stessi e quella forza interiore che probabilmente non sapevamo di avere.
Lavorare interiormente significa avere la chiave per potenziare la propria salute psico-fisica. È fondamentale capire le proprie aspirazioni e conoscere i propri limiti per superarli.
Cosa ti blocca? Perché continui a perdere la motivazione? Ascoltati e osserva come il tuo corpo comunica lo stress: impara a canalizzarlo in energia positiva. Spesso, senza rendercene conto, rimaniamo intrappolati in un circolo di abitudini che fanno perdere fiducia nelle nostre potenzialità.
Lavorare su se stessi e migliorarsi significa nutrire le proprie qualità e garantirsi una vita appagante. È necessario compiere vari passi per sviluppare la propria crescita personale, che prevede numerosi traguardi. Quali?
Ad esempio, migliorare professionalmente e aumentare la propria produttività; imparare a stare soli e a prendere decisioni in autonomia, sviluppando l’autocontrollo.
Nella vita privata, conoscere bene cosa si desidera è saper prendersi cura di se stessi e dell’altra metà della mela. Ciò consente di migliorare il rapporto di coppia oppure gestire una separazione o ancora perdonare chi ci ha ferito. Insomma, lavorare interiormente significa avere la chiave per potenziare la propria salute psico-fisica.
Molto spesso, siamo i peggiori nemici di noi stessi: pretendiamo troppo, siamo ossessionati dal confronto con gli altri, e difficilmente ne usciamo vincenti. Non ammettiamo errori, dobbiamo dare sempre di più, ci autopuniamo se non ci riesce di eccellere. Ti riconosci in tutto questo? Allora frena: andare a mille all’ora ti farà schiantare contro un muro! Invece:
Ultimamente sta prendendo piede la figura dell’health coach. Questa figura professionale è un coach della salute e dello stile di vita che associa le proprie competenze medico-scientifiche alla metodologia del coaching, per affiancarti e guidarti nelle tue decisioni, nell’elaborazione dei tuoi obiettivi di vita, nel tuo percorso di crescita. Si lavora insieme su impegno e motivazione, in modo da aggiustare le tue abitudini quotidiane per ottimizzare il tuo stile di vita.
In modo molto simile lavora il lifestyle coach. Di cosa si occupa? Ti aiuta a cambiare stile di vita per vivere meglio. Possiamo proprio dire che un coach ti guida a prenderti cura di te: affianca le persone nel focalizzare in autonomia i propri obiettivi e nella gestione di imprevisti e difficoltà.
Questa figura professionale ti aiuta a capire le ragioni della tua insoddisfazione quando non stai vivendo al massimo delle tue potenzialità. Le cause sono varie: abitudini alimentari scorrette, sedentarietà, ma anche cattiva organizzazione del tuo tempo, confusione a livello emotivo.
Anche il wellness coach può esserti d’aiuto nel tuo percorso di cura personale. Questo professionista si occupa di “allenare” e migliorare le abitudini della persona, con focus particolare su attività fisica e nutrizione, ma non solo.
L’azione di health coach, lifestyle coach e wellness coach è di intermediazione delle risorse individuali che ciascuno di noi già possiede. Infatti, i coach stimolano la persona a esercitare le proprie capacità e la propria intelligenza emotiva; prima ancora, aiutano a fare chiarezza nella propria vita e a definire concretamente i propri obiettivi.
In particolare, un buon coach ti aiuta a rimodulare le tue abitudini sulla base di 4 fondamenti tra loro integrati, che hanno a che fare proprio con l’equilibrio psicofisico e con il lavoro interiore. La sinergia di questi 4 fondamenti è essenziale per conservare la salute fisica e la salute emotiva. Mantenersi sani, efficienti e, perché no, belli più a lungo è possibile e ne parlo in questo video:
Rivolgersi a un coach è utile perché:
Stare bene e vivere bene: non è forse la massima espressione della cura di sé? Ecco perché è importante farsi supportare da un professionista che ti incoraggi a trovare dentro di te motivazione ed energia per cambiare le tue abitudini ed essere felice.
Il primo passo è rompere la catena che ti impedisce di agire. Non essere impaziente, non volere tutto subito: inizia dai piccoli gesti quotidiani. Per esempio:
È importante dare risonanza all’importanza del benessere psicologico. Una mente in equilibrio può influire molto positivamente anche sulla salute fisica di una persona. Lo stress e le preoccupazioni quotidiane sono logoranti e possono impoverire seriamente la qualità della vita. Cosa fare per allentare la tensione e nutrire la propria mente?
Prova a osservare in che modo reagisci quando sei sotto pressione. Accumuli rabbia? Sei un soggetto ansioso? Sono tanti i segnali, anche fisici, che il nostro corpo e la nostra mente ci inviano per comunicarci che è arrivato il momento di rallentare.
Le tecniche di rilassamento sono piuttosto utili per mantenere lucida la mente e saper fronteggiare situazioni critiche. Come rilassarsi? Tra le pratiche più diffuse troviamo:
Amici, familiari o altre persone di tua fiducia possono fornirti il loro sostegno e aiutarti a stare bene. Assicurati di frequentare chi è capace di rispettare il tuo spazio personale e le tue esigenze.
Le persone alle quali dedichi tempo e alle quali permetti di starti vicino devono essere empatiche, affidabili e sincere, realmente interessate a spronarti nel raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Invece, evita chi ti scredita, le persone invidiose e i rapporti tossici che esauriscono le tue energie mentali e non portano valore o arricchimento.
Non chiuderti in casa, ma se puoi esci in compagnia; trova qualche attività o evento a cui ti interessi partecipare. Anche la lettura o qualunque altro passatempo impegni la mente può essere utile a distoglierti dai tuoi pensieri negativi.
Chiedere aiuto è una decisione molto saggia, della quale non devi provare vergogna. Impara a riconoscere i momenti nei quali lo stress rischia di inghiottirti. Non avere paura di cercare il confronto con un professionista.
Sentire il bisogno di parlare liberamente con qualcuno non fa di te una persona debole, ma consapevole e cosciente: i problemi vanno affrontati, e una figura professionale può sostenerti nel tuo percorso interiore.
Sarà importante individuare una persona che ti ispiri fiducia e con cui stabilire la giusta connessione emozionale. Prendersi cura di sé significa anche ammettere di non riuscire a fronteggiare il proprio malessere e il proprio disagio da soli.
Sembrerà banale, ma ripetersi di non farcela o di non avere le capacità è il modo migliore per rimanere in un fastidioso stallo e non progredire.
Invece, automotivarsi e darsi forza, ripetendosi le frasi giuste può essere di grande aiuto: aver frequentato sessioni di coaching ti avrà sicuramente lasciato questo insegnamento.
Cerca di ripeterti ogni giorno frasi positive, soprattutto se ti attende una giornata intensa o un periodo impegnativo. Ecco qualche frase motivazionale utile:
La salute fisica è fondamentale. A meno di non seguire già un percorso terapeutico specifico, sono tante le cose che possiamo fare per prenderci cura del nostro benessere fisico.
Il primo aspetto è monitorare con regolarità le tue condizioni di salute. Non trascurare anche quella che può sembrare una banale influenza: resta a casa dal lavoro, da scuola o dall’università, il recupero è importante.
Fissa gli screening di routine e gli appuntamenti abituali col medico. Accertati di seguire con costanza eventuali piani terapeutici.
La sedentarietà è un fattore di rischio per vari problemi di salute, tra cui ipertensione, sovrappeso e obesità, diabete e patologie metaboliche. Quindi, tanto per cominciare, è importante fare almeno venti minuti o mezz’ora di attività fisica al giorno.
Anche fare le scale, portare fuori il proprio cane, andare al lavoro a piedi o in bici (se possibile) sono piccoli cambiamenti che fanno la differenza.
È vero che è sempre più difficile ricavare tempo da dedicare all’attività fisica, ma qui ci stiamo proprio occupando dei gesti quotidiani per prendersi cura di sé: che sia svolgere attività fisica all’aria aperta, fare una corsa rapida, mezz’ora di esercizi con i pesi in palestra, l’importante è fare movimento.
Abbiamo visto che l’allenamento contribuisce alla salute fisica, ma non solo: sono ormai conosciuti i benefici psicologici dello sport. Praticato in compagnia o anche da soli, lo sport aiuta a liberare la mente, stimola la produzione di serotonina ed endorfine. Sono neurotrasmettitori che producono stati di benessere, se rilasciati nelle giuste quantità.
Un’alimentazione adeguata, bilanciata e completa è il lasciapassare per la salute e per la longevità. Infatti, mangiare sano protegge dall’insorgenza di alcune malattie. Cosa significa mangiare bene? Non privarsi di nulla, ma riorganizzare i propri pasti e l’apporto di nutrienti necessari al nostro organismo per funzionare al meglio.
Una nutrizione adeguata ha lo scopo di potenziare il tuo corpo e rallentare l’invecchiamento, minimizzando gli effetti del tempo sull’organismo, con i migliori cibi anti invecchiamento.
Un’alimentazione consapevole, per esempio, è utile nella prevenzione di alcuni tumori, nel rallentare le conseguenze negative dei trigliceridi alti e del colesterolo cattivo, nel riuscire a gestire il diabete di tipo 2.
Ti starai domandando cosa mangiare per avere più energia e salute. Anzitutto riconsidera i vantaggi della dieta mediterranea, che include alimenti ricchi di vitamine, cibi antiossidanti.
Inoltre, mai rinunciare ai grassi buoni e ai carboidrati: gli acidi grassi insaturi Omega 3 contenuti in vari alimenti sono essenziali, così come i carboidrati complessi di cui sono ricchi gli alimenti integrali.
Non saltare i pasti e mangia a orari regolari. Infatti, è importante fare le giuste combinazioni alimentari e distribuire equamente i pasti rispetto al tuo quotidiano fabbisogno. In che modo? Colazione ricca e nutriente, pranzo moderato, cena leggera, senza rinunciare a uno spuntino adeguato, soprattutto se pratichi attività sportiva.
Sono veri e propri concentrati di salute. Alcuni esempi:
Inoltre, può capitare che la nutrizione da sola non sia sufficiente a compensare eventuali carenze o micro carenze di nutrienti. In questo caso, una integrazione adeguata può avere effetti positivi sulla salute. Un utilizzo consapevole degli integratori alimentari può, ad esempio:
È fondamentale che il riposo notturno sia adeguato. Soprattutto quando accusi stress o devi far fronte ai numerosi impegni professionali, scolastici, personali, non è semplice mantenere una routine del sonno. Tuttavia, stabilisci l’orario di riposo e di risveglio, che dovrà essere più o meno sempre lo stesso. Garantisci al tuo organismo almeno 7 ore di sonno ininterrotto.
La vita lavorativa è una delle principali fonti di stress: incomprensioni con capo e colleghi, scarsa retribuzione, mancato riconoscimento del proprio impegno, poca gratificazione, orari snervanti, carichi di lavoro insostenibili… purtroppo, la lista è lunga.
Prendersi cura di se stessi nell’ambiente professionale è importante per migliorare il proprio lavoro, raggiungere gli obiettivi con maggiore lucidità, ridurre il senso di frustrazione e ottimizzare la propria produttività. Senza contare i miglioramenti nelle relazioni col team.
Ecco alcune pratiche utili per vivere meglio il lavoro:
Durante la pandemia del 2020, alcune persone hanno svolto da casa la propria attività professionale. Da un lato, questa riorganizzazione ha consentito di poter essere operativi senza dover andare in ufficio.
Dall’altro lato, ha generato una sensazione di straniamento e alterazione del proprio tempo, normalmente scandito dalle varie attività fuori casa.
Non solo. Non avere più occasioni per uscire ci ha resi tutti un po’ più trascurati nel nostro aspetto, nel vestire. Inoltre, costretti spesso a condividere spazi esigui con più persone, alcuni di noi hanno iniziato a soffrire di ansia e depressione.
Questa situazione può essere uno spunto di riflessione sulla cura di sé: anche se rimaniamo in casa, per le più svariate ragioni, cerchiamo di stabilire una routine fatta di orari regolari e attività ben definite. Vestiamoci e curiamo il nostro aspetto per noi stessi, evitiamo magari di trascorrere in tuta l’intera giornata.
Soprattutto, attenzione a non dilatare gli orari lavorativi: anche stando in casa a lavorare si può rischiare il burnout, soprattutto perché il confine tra vita privata e vita professionale si fa più labile. Diamoci degli orari, impariamo a staccare e a compartimentalizzare i vari momenti della giornata.
Saper gestire la propria mente e le proprie emozioni è sapersi prendere cura di sé, ed è proprio questo a fare la differenza, per essere in grado di ridimensionare ciò che ci preoccupa e trovare il giusto equilibrio.
Riuscire a gestire mente ed emozioni significa acquisire il senso di controllo e consapevolezza delle proprie dinamiche interiori e dei propri comportamenti. Lo scopo è non cadere vittima di automatismi mentali ed emotivi, riuscendo a governare gli stati d’animo.
Ricorda che un basso livello di consapevolezza può generare insoddisfazione e una sensazione di scarsa padronanza della propria vita. Se ti interessa approfondire questo argomento, ti invito a scaricare il pdf gratuito Gestisci la mente e le emozioni, che ti fornirà i giusti strumenti di conoscenza e consapevolezza.
Come vedi, prendersi cura di se stessi significa darsi ascolto per comprendere le proprie necessità, volersi bene e pensare al proprio benessere psicofisico. Per fare tutto ciò, è necessario riuscire a riconoscere a se stessi di essere persone che si meritano una vita felice e appagante.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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