È possibile cambiare il proprio stile di vita per stare meglio sia fisicamente, sia psicologicamente? Sì, l’importante è cambiare con gradualità, avendo in mente obiettivi precisi da raggiungere.
Vorrei affiancarti in un percorso che ti aiuti a capire come cambiare stile di vita e come favorire il cambiamento sotto vari aspetti, attraverso un buon lavoro interiore e una valida gestione delle emozioni. Tanto per cominciare, in questo video ti svelo tre fattori che ti impediscono di cambiare:
La vita è crescita e cambiamento, ed è una continua sfida con noi stessi. Tuttavia, il cambiamento spaventa. Si può anche decidere di non cambiare e rimanere dove si è: si tratta pur sempre di una scelta. Ciononostante, la raccomandazione che ti faccio è di non cambiare solo se sei davvero felice di come sei e dove ti trovi: questa è l’unica ragione per non cambiare.
Infatti, la maggior parte di noi decide di non cambiare a causa di dubbi e paure, rimanendo per molto tempo in una condizione di scontentezza, insoddisfazione e frustrazione, lamentela e talora vittimismo, consapevoli che alcune cose non vanno bene, ma non trovando la spinta e la forza d’animo per mettere in moto il meccanismo del cambiamento.
Spesso, si tende a vedere solo un lato della medaglia: il cambiamento comporta dei rischi, e si ha paura a rischiare. Tuttavia, il cambiamento offre anche una serie di opportunità di miglioramento, crescita, arricchimento personale. In particolare, i fattori che ci impediscono di iniziare a cambiare sono tre:
Gli stili di vita sono tutti quei comportamenti e quelle abitudini che assumiamo nella vita quotidiana e che incidono sensibilmente sul nostro benessere psicofisico. In particolare, lo stile di vita riguarda comportamenti che hanno a che fare con le nostre scelte alimentari, l’attività fisica, l’abitudine all’alcol e il fumo. I fattori che condizionano il nostro stile di vita sono svariati: fattori ambientali, sociali e culturali (ad esempio il livello di istruzione e il tipo di professione svolta), economici e personali.
Se chiediamo al nostro medico di base, ci risponderà di sicuro che sì, esiste uno stile di vita corretto che prevede una nutrizione varia e ben equilibrata, un allenamento regolare per prevenire fattori di rischio come sovrappeso e obesità, abitudini comportamentali virtuose che escludano l’abuso di alcol e fumo come fattori di rischio per le malattie cardiovascolari.
Adottare abitudini sane e regolari offre benefici nel medio e lungo termine: ha tanta parte nella salute fisica, poiché allontana l’insorgenza di varie patologie croniche e degenerative, offre benefici a livello di benessere mentale (muoversi e fare esercizio allontanano lo stress). Insomma, cambiare in meglio significa volersi bene e migliorare la propria salute, oltre che allungare la propria vita. Esiste un limite di età per il cambiamento? No! Quando sentiamo di aver bisogno di migliorarci e stare meglio, quello sarà il nostro punto di partenza: cambiare vita a qualunque età, se ne sentiamo il bisogno, è un regalo che faremo a noi stessi.
La volontà di cambiamento riguarda obiettivi perseguiti da molti di noi. Per esempio:
Niente diete dimagranti e mortificanti, sarebbe solo tempo perso: l’alimentazione non deve privare, a meno che non si tratti di cibo spazzatura da non mangiare mai. Per perdere peso è importante evitare gli zuccheri superflui e riequilibrare correttamente i nutrienti, calibrando l’apporto calorico nell’arco della giornata. In un regime alimentare vario e completo, ricorda di inserire i grassi buoni (per esempio pesce azzurro, noci, semi oleosi, olio extra- vergine di oliva) e i carboidrati complessi (cibi integrali quali riso, pane, pasta, farro e orzo). Sono importantissime le proteine, sia animali sia vegetali (ad esempio i legumi ne sono ricchi). Vitamine, fibre e sali minerali devono sempre essere presenti (frutta e verdura ne sono ricche fonti).
Oltre a migliorare le tue abitudini alimentari, non dimenticare di quelle comportamentali: fai movimento! Per perdere peso e rimodellare la tua figura è importante seguire un programma di allenamento adatto a te e approntato sulle tue condizioni di salute. In questo video ti spiego qual è la migliore attività fisica per dimagrire:
Il consiglio è di alternare l’attività aerobica, cardio, a bassa intensità e di lunga durata (per aumentare il consumo calorico di grassi e non zuccheri) a un’attività fisica aerobica, di forza, come per esempio l’allenamento con i pesi, per mantenere intatta la massa muscolare. Se non hai l’abitudine allo sport e parti da zero, inizia con gradualità, cominciando a seguire uno stile di vita dinamico: una camminata veloce, una lunga passeggiata nel verde, andare in bici, salire le scale, andare al lavoro a piedi (se possibile).
Sono sempre validi i consigli su alimentazione e attività fisica, ai quali si aggiungono un paio di raccomandazioni su due cattive (pessime) abitudini cui abbiamo accennato poco fa: l’abuso di alcol e fumo.
L’alcol, trattandosi di un irritante, a contatto con le mucose dell’apparato digerente può determinare disturbi gastrici e problemi digestivi. L’alcol rallenta la digestione e determina una ipersecrezione gastrica, alterando lo svuotamento dello stomaco; a stomaco vuoto gli effetti sono ancora più rapidi e incisivi, senza dimenticare gli effetti a livello cerebrale, come per esempio rallentamento dei riflessi, offuscamento della vista, alterazione della soglia di attenzione. Nel lungo termine, una eccessiva e prolungata assunzione di alcol può provocare gravi danni a livello epatico, problemi metabolici, squilibri nutritivi.
Fumare fa male ed è risaputo. A livello cerebrale, la nicotina invia una risposta dopaminica, creando un circolo vizioso di dipendenza dalla sigaretta. I danni causati dal fumo riguardano, per esempio, l’insorgenza di tumori, non solo a livello polmonare; patologie respiratorie, rischio cardiovascolare. Inoltre, la prolungata esposizione al fumo può determinare l’invecchiamento cutaneo. Non solo. Il tabagismo abituale può causare problemi a livello neurologico, come demenza senile, perdita di memoria e un maggiore rischio di ictus.
Da cosa dipende, dunque, la qualità dell’invecchiamento? Oltre ai fattori genetici e ambientali, su cui abbiamo poco controllo, in gran parte la qualità della nostra vita (e dunque come invecchiamo) dipende dai comportamenti che adottiamo quotidianamente.
Se fumiamo, beviamo troppo alcol, mangiamo male, siamo sedentari, se siamo troppo stressati la nostra salute e il nostro benessere ne risentiranno sensibilmente; viceversa, se facciamo attività fisica e ci alimentiamo in modo corretto, daremo una grande mano al funzionamento regolare del nostro organismo e al nostro benessere generale.
Quindi le nostre scelte comportamentali e le nostre abitudini sono fondamentali e possono portarci non solo a vivere a lungo, ma soprattutto a vivere bene.
In un certo senso questo cambiamento può coinvolgere anche il proprio stile di vita: non accontentarsi significa alzare il proprio standard e migliorare se stessi. Ci sono vari modi per farlo:
Il lavoro che svolgi ti permette di crescere e di evolvere? (E dunque di migliorarti, di acquisire sicurezza, di aumentare la tua conoscenza e sviluppare al meglio le tue capacità…) La tua professione è in linea con i tuoi bisogni profondi, con i tuoi valori oppure determina una “frizione” tra te, le mansioni da svolgere, le tue aspirazioni, ciò che ti piace davvero? Non è certo facile cambiare lavoro, anzi. Tuttavia, è necessario porsi questa domanda per avere ben chiaro se il lavoro che svolgiamo non stia per caso diventando davvero gravoso per il nostro benessere.
Può capitare di trovarsi male nell’ambiente di lavoro o di non svolgere il lavoro che vorremmo. Se non riesci a trovare le condizioni o le possibilità oggettive per cambiare lavoro e trovare una professione soddisfacente o un ambiente stimolante, la soluzione è sviluppare un’altra area della tua vita in cui trovare quella soddisfazione e quell’appagamento che il lavoro non ti dà (famiglia, amicizia, sport, passioni e hobby, volontariato, tutte aree in cui esprimere quella parte di te che nel lavoro non viene espressa).
Anche di questo ho parlato in un video:
Alla luce di tutto quello che abbiamo detto, possiamo ricapitolare i passi più importanti per migliorare le tue abitudini, la tua salute e il tuo benessere:
Seguire una dieta variata e completa: frutta e verdura, veri cibi ricchi di antiossidanti, fibre e sali minerali; carne bianca, pesce, legumi, fonti di proteine; carboidrati complessi (ad esempio cereali integrali).
Tenere sotto controllo il proprio peso: un aumento ponderale si associa a un rischio più elevato per tutte le patologie, anche quelle oncologiche. In particolare, è importante ridurre la massa grassa, ma anche sviluppare e conservare un’adeguata massa muscolare, grazie ad alimentazione equilibrata ed esercizio fisico.
Evitare alcol e fumo, per prevenire i danni che queste abitudini potrebbero provocare.
Svolgere attività fisica con regolarità: un’attività fisica aerobica moderata praticata con costanza, rispettando le condizioni di salute di base, contribuisce al consumo energetico, al mantenimento o incremento della massa muscolare e al miglioramento del metabolismo.
Cercare il meglio per se stessi, essere curiosi, non accontentarsi: lo abbiamo visto poco fa, quando abbiamo parlato dei cambiamenti a livello professionale. Cercare una situazione lavorativa migliore non farà che accrescere il tuo livello di benessere; viceversa, più ascolterai e coltiverai la tua interiorità, rafforzando il tuo coraggio, e più sarai in grado di cambiare ciò che non ti soddisfa appieno.
Se desideri dare un colpo di spugna alla tua vita e cambiarla radicalmente, è importante cambiare atteggiamento, abitudini, mentalità e smussare alcuni lati caratteriali. Chi possiede una mentalità che abbraccia il cambiamento come possibilità di crescita, e crede che le proprie capacità si possano “modulare” in funzione delle esperienze, tende a saper fronteggiare ricadute e sconfitte. Le persone con questo tipo di mentalità tendono a essere più resistenti e adattive, individuando possibilità nelle difficoltà.
Il carattere, l’atteggiamento e la mentalità sono perciò caratteristiche personali costruite sulla base delle esperienze che viviamo, su come interpretiamo ciò che ci accade e sono modulabili e modificabili con il corretto approccio.
Il punto di partenza è non dare mai per scontato di non farcela! Se si è reagito in un certo modo in passato, non è detto che si debba per forza reagire allo stesso modo anche in futuro. Cambiare consente di creare nuove strade, trovare risposte differenti anche a situazioni critiche e tutto ciò, con il tempo, permetterà un progressivo cambio di mentalità.
Per garantire a noi stessi un cambiamento duraturo è importante che esso sia graduale e progressivo, non certo “tutto e subito”: un percorso ottimale prevede una normale alternanza di successi e fallimenti. Ciò che conta davvero non è l’assenza di errori o ricadute, ma la nostra volontà e la direzione verso cui procediamo per raggiungere l’obiettivo. Infatti, le abitudini sono il risultato di esperienza, e procedere un po’ per volta è l’unica strada percorribile, che possa aprire a varie possibilità.
È dunque fondamentale evitare di desiderare immediatamente il cambiamento e concentrarsi solo sul risultato finale, poiché rischieremmo solo di rimanere frustrati, stancarci subito e non vedere risultati immediati. Invece, cerchiamo di porci micro-obiettivi intermedi, realistici da perseguire in tempi brevi, tappe del cammino fino alla meta. Imparerai a considerare gli errori parte integrante (e necessaria) del processo di cambiamento e crescita, soprattutto per capire come migliorare.
Se desideri affrontare con le strategie giuste e in modo strutturato, scientifico ed efficace il tuo percorso di cambiamento e miglioramento per ottimizzare la tua salute, le tue relazioni interpersonali, il tuo senso di realizzazione individuale, ti consiglio di seguire il mio videocorso Avvia il cambiamento: infatti, la vita non è altro che la somma delle singole giornate, ed è proprio da lì che deve iniziare il tuo cambiamento.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
Lascia un tuo commento