La risposta è dentro di te: come l’ho imparato e come puoi farlo tuo

La risposta è dentro di te: come l’ho imparato e come puoi farlo tuo

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In un presente caratterizzato dalla ricerca incessante di soluzioni esterne, si è radicata in noi l’idea che ogni problema abbia una risposta da trovare fuori da noi. Ci rivolgiamo al web, con la convinzione che la chiave per la nostra felicità e il nostro successo risieda in informazioni o strumenti esterni. Non è (solo) così: cosa succede quando le sfide che affrontiamo sono così profonde da non trovare eco in nessun algoritmo o manuale?

Anche a me è capitato di fare così in alcuni momenti della mia vita. Quando ero più giovane stentavo a credere di poter scoprire un universo interiore, faticavo a riconoscere il mio autodialogo e quindi immaginavo che ogni soluzione ai miei problemi dovesse arrivare dall’esterno. Poi, anche grazie all’incontro con Sonja, tutto questo è improvvisamente cambiato, come se finalmente una finestra che avevo tenuto chiuso si fosse improvvisamente spalancata.

Abbiamo il mondo a portata di mano, ma la soluzione è altrove

Viviamo in un'epoca di straordinaria connettività. Infatti, con smartphone alla mano e intelligenza artificiale a disposizione, abbiamo accesso immediato e praticamente illimitato a un'infinità di informazioni. 

Per qualunque cosa, anche minima, “chiediamo a Google”, disabituandoci all’impegno e all’esercizio del pensiero critico. Ormai, cercare soluzioni esterne è la prassi davanti a ogni genere di problema o sfida che la vita ci pone. In effetti, per molte sfide operative, questa strategia può essere efficace.

Cosa intendo per sfide operative? Sono quelle questioni concrete e misurabili, vale a dire:

Per questo genere di sfide, cercare informazioni esterne può essere utile: ci consente di acquisire nuove abilità e conoscenze, di affinare le nostre strategie (comunicative e non solo), affrontando i problemi con risolutezza.

Tuttavia, esiste un'altra categoria di sfide, più profonde e complesse, per le quali la ricerca esterna non è la strada adeguata. Mi riferisco alle sfide esistenziali.

Quando la ricerca esterna non basta: le sfide esistenziali

A cosa mi riferisco quando parlo di sfide esistenziali?

Capire chi sei, conoscerti davvero e scoprire cosa desideri è fondamentale per dare una direzione alla tua vita, e ne ho parlato in questo video:

 


Proprio a questo punto vorrei introdurre il concetto di lavoro interiore, uno dei 4 fondamenti di una vita completa, equilibrata e appagante. Si tratta di conoscere la tua interiorità e iniziare un percorso individuale di crescita e cambiamento, per vivere la vita che desideri e raggiungere i tuoi obiettivi.

Le sfide esistenziali si muovono in parallelo con le sfide operative nel corso degli anni. Tuttavia, mentre le seconde riguardano maggiormente la prima parte della vita (orientata alla costruzione e al raggiungimento degli obiettivi), le sfide esistenziali emergono con più forza nella seconda parte della vita, quando l'attenzione si sposta dalla quantità di cose da fare alla qualità del tempo a disposizione.

A ciascuna sfida la propria soluzione: crescita interiore e consapevolezza

Se per affrontare le sfide operative la soluzione è capire, agire in maniera propositiva, per le sfide esistenziali la soluzione è iniziare a sentire

È importante uscire dalla tua zona di comfort e provare a fare qualcosa di completamente nuovo, che ti accompagni oltre i confini di ciò che già conosci (e che probabilmente non ti nutre, non ti arricchisce più), per migliorare le tue abitudini mentali.

Infatti, le sfide esistenziali richiedono un cambio di prospettiva e una profondità diversa. È necessario trovare dentro di te il coraggio di guardarti dentro, confrontarti con le tue ombre senza essere giudicante e senza fuggire dalle emozioni scomode e negative. 

Inoltre, è fondamentale il riconoscimento di ciò che possiedi (beni materiali, ma soprattutto risorse interiori) e che puoi utilizzare per costruire il tuo benessere e la tua vita vera, una vita che ti somigli. A questo proposito, prima di salutarci, ti parlerò della gratitudine.

Il lavoro interiore è il tuo percorso per ottenere le risposte che contano

Il lavoro su di sé e la gestione emozionale servono proprio a questo: a prendere confidenza con la dimensione esistenziale profonda, a costruire il coraggio per osservare la vita e la realtà per quello che sono senza vincoli o pregiudizi. 

È un percorso affascinante di auto-scoperta che ti porterà a riconoscere che le risposte più significative non sono codificate da un algoritmo o contenute in un manuale, ma risiedono nella tua interiorità e nella tua saggezza.

Se imparare ad affrontare le sfide operative è importante per ottenere e trattenere, superare le sfide esistenziali insegna a lasciare andare e a seguire il flow. Come ha detto Buddha, "Solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te."

Non pensare che questo articolo sia fine a sé stesso: hai avuto la pazienza e la curiosità di leggere fin qui, perciò, come coach, vorrei suggerirti 3 pratiche quotidiane per coltivare la tua saggezza interiore

Ecco 3 pratiche quotidiane per coltivare ogni giorno la tua saggezza interiore

Non si tratta di fare grandi rivoluzioni, ma piccoli gesti quotidiani. Ti mostro 3 pratiche da integrare nella tua quotidianità per trovare dentro di te le risposte che cerchi:

  • Journaling o esercizi di auto-ascolto: dedica ogni giorno anche solo 10-15 minuti alla scrittura libera, senza giudizio, su ciò che provi, cosa pensi e desideri, di cosa hai paura o cosa ti fa soffrire. Tenere un diario ti consente di dare voce alle tue emozioni più profonde, notare schemi e fare chiarezza su quanto sta accadendo dentro di te. Ti sorprenderà scoprire quante risposte emergeranno già da sole.
  • Meditazione breve (5 minuti): non serve avere grande esperienza per meditare. Puoi semplicemente sederti in un luogo confortevole, chiudere gli occhi e concentrarti sul tuo respiro per soli cinque minuti. Concentrati sull'aria che entra e che esce, e, quando la tua mente divaga, riportala gentilmente al respiro. Questa pratica calma il rumore esterno e ti connette con il tuo centro interiore, favorendo intuizione, chiarezza e stato di flow.
  • Pratica della gratitudine: ogni sera, prima di addormentarti, pensa a tre cose per cui provi gratitudine che sono accadute durante la giornata. Possono essere cose minime: un sorriso regalato o ricevuto, una tazza di caffè caldo, una buona notizia inattesa. La gratitudine ri-orienta il focus da ciò che ti manca a ciò che hai, aprendo il tuo cuore e la tua mente a una prospettiva ottimista e ricettiva. Ciò non significa ignorare i problemi, ma riconoscere la bellezza e il valore intrinseco delle piccole cose.

Se ti va, ci salutiamo con una riflessione scientifica importante per la tua crescita interiore.

La scintilla si accende sempre dentro di te

La scienza moderna, soprattutto le neuroscienze, conferma ciò che la saggezza antica ci ha tramandato per millenni: il nostro cervello è plastico e adattivo, e può modificarsi grazie all’adozione di nuove abitudini. Per esempio, pratiche come la meditazione, la mindfulness, l’auto-osservazione modificano le connessioni neurali, rendendoci persone più resilienti, empatiche e sagge.

Come hai potuto osservare, la conoscenza esterna può fornirti strumenti, tecniche e indicazioni. Tuttavia, la scintilla del vero cambiamento parte sempre dall’interno. Non è una destinazione, ma un percorso di continua scoperta e crescita, un vero e proprio viaggio, per navigare le sfide della vita con coraggio e ottimismo.

Soul Camp ti accompagna in questo percorso.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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