La felicità nella vita di coppia non è data dall’alto, ma si costruisce con gradualità. È un equilibrio delicato e complesso, poggia su basi che possono indebolirsi, ma anche solidificarsi e rafforzarsi.
Sapevi che il principale booster per una vita di coppia felice è la conoscenza di sé e l’equilibrio con la propria interiorità? Ebbene sì, “stare bene con sé stessi per stare bene con gli altri” non è una frase fatta.
Tra poco vedremo come essere felici in coppia. Scoprirai che è importante fare un costante lavoro interiore e intraprendere un percorso di cambiamento e crescita personale che può migliorare la tua vita a partire dalle abitudini. Sì, perché la felicità è questione di abitudini virtuose, come ad esempio la pratica dell’ottimismo e della gratitudine.
Solo allora, con un ricco bottino di risorse interiori, potrai aggiungere valore e ricchezza alla tua vita di coppia e vivere con soddisfazione, appagamento e felicità.
La buona notizia è che ognuno di noi può migliorare la propria felicità e la propria vita di coppia, attraverso le giuste abitudini e un corretto approccio alla vita.
Se hai un atteggiamento negativo e pessimista, è proprio da qui che devi iniziare. Infatti, l’atteggiamento rinunciatario e passivo è nemico della propositività e dell’entusiasmo, ottime basi per una vita felice. Molte persone non provano nemmeno a uscire dal “limbo”, fiaccati e spaventati dalla fatica del cambiamento.
È molto più comodo lamentarsi e trovare alibi, continuando a crogiolarsi nella propria comfort zone; ci si accontenta di una vita statica, priva di stimoli o sfide, rinunciando a un reale percorso di crescita.
È necessario cambiare il proprio mindset, impedendo che i pensieri negativi occupino tutto lo spazio mentale. Frasi come “non ce la posso fare”, “non sono in grado”, “non ne vale la pena” possono abbassare non solo la qualità della nostra vita, ma anche peggiorare la nostra relazione.
Ottimisti si nasce? Non solo. Infatti, l’ottimismo si può allenare. Ti sembrerà un controsenso, ma non lo è. Di tutto ciò ha parlato Martin Seligman, psicologo e scrittore statunitense, fondatore della Psicologia Positiva e del PERMA model, una vera e propria teoria del benessere.
Si tratta di un modello che sistematizza i cosiddetti “indicatori del benessere”, per riuscire a vivere felicemente, praticando e mantenendo abitudini positive lungo il corso della vita. Non si tratta di teorie campate in aria, ma con solide basi scientifiche.
Ed è proprio su basi scientifiche che dobbiamo considerare il percorso verso la felicità. Il nostro cervello è adattivo, cioè è in grado di cambiare in continuazione per via della neuroplasticità, adeguandosi all’esperienza.
Questo processo ha luogo grazie alla ripetizione delle nostre azioni giornaliere, ma soprattutto per via delle abitudini di pensiero. Una volta che si agisce per abitudine, si diventa la persona legata a quella specifica abitudine.
Il cambiamento e il potenziamento di sé iniziano col capire che non siamo in balia degli eventi, ma, al contrario, siamo in grado di governarli.
Ciò significa spostare il cosiddetto locus of control, cioè la zona di controllo della nostra vita, dall’esterno all’interno.
Smettiamo di lasciare troppo potere alle altre persone e alle situazioni che viviamo, lasciandoci risucchiare in un vortice di passività.
Invece, è necessario prendere in mano la nostra vita e iniziare a credere di poter guidare le nostre azioni nella direzione che desideriamo.
Se vogliamo essere felici possiamo esserlo, indipendentemente dagli accadimenti intorno a noi. Si tratta di sviluppare una buona consapevolezza e individuare la corretta centratura, orientandoci verso un crescente benessere bio psico sociale.
Pertanto, intervenire sulle abitudini può modificare quegli aspetti del proprio carattere che non ci piacciono e che possono peggiorare la qualità delle nostre relazioni interpersonali.
La qualità delle relazioni con l’altra persona è indubbiamente condizionata dalla qualità della relazione che intratteniamo con noi stessi. Infatti, i rapporti con gli altri sono il riflesso di quanto strutturata e solida è la relazione con sé.
Al contrario, quando ci conosciamo poco, quando la relazione con la nostra persona è superficiale e poco approfondita, saranno di dubbia qualità anche i rapporti con gli altri.
Siamo sempre troppo proiettati verso l’esterno e troppo impegnati a preoccuparci di fare buona impressione sulle persone. In realtà, non dedichiamo tempo sufficiente allo sguardo interiore e a capire cosa desideriamo davvero. Qualche tempo fa avevo scritto alcuni consigli su come imparare ad essere felici anche da soli.
Abbiamo visto l’importanza di un percorso di crescita personale per conoscere a fondo noi stessi, cambiare le nostre abitudini e trovare l’equilibrio, proiettandoci verso una vita felice. Se siamo appagati e soddisfatti di noi stessi, non potremo che migliorare anche il nostro rapporto di coppia.
Anzitutto, vorrei proporti questo video in cui ti do 5 consigli per tenere viva una relazione:
Per rendere arricchente e soddisfacente la vita in due, è molto importante non trascurare mai questi aspetti:
Nella coppia la comunicazione è alla base dell'intesa. Infatti, molto spesso, difficoltà e incomprensioni derivano dalla mancanza di confronto.
È perciò importante affrontare insieme le criticità, non tacere i comportamenti dell’altra persona che non ti piacciono e cercare di capire insieme come risolvere e superare questi momenti.
Aspetto importante: non alzare la voce, non comportarti con aggressività. Il confronto verbale a volte può essere anche acceso e animato, ma senza superare i limiti del rispetto.
La capacità di ascolto è direttamente collegata alla pratica di una comunicazione che funziona e arricchisce i momenti di confronto.
Non prevaricare nelle discussioni, non imporre la tua visione delle cose. Impara ad accogliere il punto di vista altrui senza sminuirlo o rifiutarlo a priori. Analizzate insieme gli aspetti sui quali non vi trovate d’accordo e capite come trovare un punto d’incontro.
Assieme all’ottimismo è un altro sentimento fondamentale da coltivare. Lascia da parte i piccoli egoismi e ricorda di praticare quotidianamente la gratitudine per ciò che hai costruito con l’altra persona, per il percorso fatto assieme, per i miglioramenti e l’arricchimento reciproco.
Andare d'accordo non è sufficiente. Infatti, molto spesso, si va avanti per inerzia o per abitudine, dando per consolidate certe dinamiche.
In realtà, quando manca la complicità, viene meno anche quel senso di completamento e compensazione che nasce dal comprendere e sentirsi compresi.
Per questa ragione è necessario riattivare un meccanismo virtuoso di partecipazione alla vita di coppia e alle emozioni: fate qualcosa insieme, sincronizzatevi, condividete nuove esperienze.
L’idea dell’amore incondizionato e totalizzante è fallace: l'amore non è fatto per sostanziarsi di sé stesso. Ci sono varie ragioni per le quali una coppia sta insieme ed evolve nel tempo.
Il sentimento cambia, si arricchisce, diventa più complesso, si rafforza.
Rispetto, fiducia, onestà e considerazione per l’altra persona sono caratteristiche imprescindibili che vanno coltivate e mantenute nel tempo.
Al contrario, la mancanza di rispetto conduce facilmente al deterioramento del rapporto. Se non c'è intesa, mancano il dialogo e la complicità, la coppia smette di parlarsi e di fare cose insieme.
Come vedi, dare un significato al rapporto di coppia significa prima di tutto dare significato a sé stessi e alla persona che abbiamo a fianco. L’entusiasmo, la curiosità, la voglia di condividere e scoprire ancora cose assieme poggiano su una solida volontà e sul rispetto per tutto ciò che si è costruito e si deve ancora costruire.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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