Il beta-idrossi-beta-metilbutirrato o idrossimetilbutirrato (HMB) è una sostanza fisiologicamente prodotta dal nostro corpo ed è un derivato dell'amminoacido leucina. Svolge un’azione regolatoria, mediante la promozione della sintesi proteica e l’inibizione della proteolisi a livello muscolare. I suoi effetti sono di tipo anabolico (cioè di incremento della massa muscolare) e anticatabolico (impedisce la disgregazione delle proteine della massa muscolare).
Vediamo insieme perché e in che modo l’HMB può agire in sinergia con altri attivi in una prospettiva di longevità sana e di rallentamento del processo di invecchiamento.
L'HMB è una sostanza molto importante per la salute e la funzionalità muscolare, poiché contribuisce a incrementare la massa muscolare e impedisce la disgregazione delle proteine costituenti. Dal punto di vista scientifico e nutraceutico, in un’ottica pro-longevity l’HMB dovrebbe essere preso in considerazione come attivo in grado di migliorare la forza muscolare, che inizia a ridursi proprio con l’avanzare dell’età.
L'HMB è un metabolita della L-leucina cui è stato riconosciuto un ruolo nella stimolazione della sintesi proteica, e di cui è stata osservata una riduzione della sua concentrazione nel muscolo scheletrico dopo un notevole sforzo fisico.
Infatti, questa sostanza ha proprietà anticataboliche, sostiene cioè l’anabolismo proteico, impedendo alle proteine della massa muscolare di disgregarsi.
L'HMB può migliorare la forza muscolare e la qualità della vita nelle persone adulte. Infatti, stimola la sintesi delle proteine e previene la perdita del tono muscolare.
L'HMB previene la degradazione delle proteine e promuove una maggiore sintesi proteica, con un conseguente aumento della massa muscolare. La massa magra aumenta e concorre allo sviluppo della forza muscolare. Perciò, le prestazioni migliorano con il progredire delle sessioni di allenamento.
Inoltre, questa molecola contribuisce a ridurre i tempi di recupero e a diminuire il dolore. Oltre a ciò, secondo alcuni studi, l'HMB contribuisce anche alla riduzione della perdita muscolare legata all'avanzare dell’età.
La massa muscolare inizia a ridursi dai 45 anni di età, modificandosi ulteriormente in base a etnia, sesso, ormoni, genetica, alimentazione e stile di vita.
La sarcopenia (riduzione della massa e della forza muscolare) è un effetto primario della vecchiaia, ma è possibile contrastarla, ha un andamento cronico che è sia prevedibile (mediante appositi test) sia reversibile.
La salute dell’apparato muscolo-scheletrico è strettamente legata a un introito mirato e costante di proteine e alla pratica regolare di attività fisica che contribuisce a rafforzare i muscoli, rallentandone il fisiologico decadimento correlato all’età. Possiamo perciò affermare che l’esercizio fisico attiva i geni che ci mantengono giovani a livello cellulare.
In questo video parlo di come mantenere la massa muscolare, in una prospettiva di longevità:
Massa muscolare ed esercizio fisico sono strettamente legati tra loro: una carenza di massa muscolare determina un costante senso di debolezza, perdita di resistenza e forza, riduzione dell’equilibrio e tendenza alle cadute, con difficoltà a svolgere attività quotidiane semplici.
Tutto ciò influisce sensibilmente sulla qualità di vita della persona, diminuendone l’autonomia e la propensione all’attività fisica, importante per mantenersi in salute. La prevenzione e il trattamento consistono sia nell’esercizio fisico, sia nella supplementazione nutrizionale.
L’HMB può intervenire come un vero e proprio “potenziatore della salute”. In associazione ad altre sostanze, come per esempio la vitamina D, contribuisce a favorire la salute della massa muscolare e a conservare nel tempo forza e mobilità.
Se l'argomento ti interessa, trovi qui un mio contenuto sulla teoria dell'invecchiamento.
Ad oggi, viviamo mediamente più a lungo rispetto alle generazioni prima di noi, ma viviamo meglio?
All’estensione dell’aspettativa di vita, garantita dai progressi scientifici, non è associato l'allungamento dell’aspettativa di vita in buona salute. Ciò significa che viviamo di più, ma non viviamo il nostro tempo al meglio delle nostre potenzialità.
La vitalità e l’energia che vorremmo mantenere sono racchiuse nelle cellule del nostro corpo: proprio qui ha luogo la maggior parte delle attività fisiologiche e metaboliche.
La scienza della longevità ci dice che esistono differenti teorie dell’invecchiamento e che l’invecchiamento dipende da svariati fattori o hallmarks. Con l’avanzare dell’età, si verificano alcuni eventi significativi, come per esempio:
Più una cellula invecchia e continua a essere “funzionante”, più ci sono possibilità che con il tempo “sbagli” qualcosa, provocando disordine e perdita di funzionalità che, a lungo andare, possono determinare un accumulo di danni.
Gli elementi danneggiati ostacolano la fisiologica attività cellulare, impediscono i processi di “pulizia” e generano perciò un circolo vizioso.
Le cellule del nostro organismo comunicano tra loro: quando una di esse perde funzionalità, anche tutte le altre ne risentono, determinando una percezione di graduale deperimento fisico e mentale.
Per queste e altre ragioni, è importante fare qualcosa per garantire che tutto quanto funzioni al meglio e il più a lungo possibile nel nostro organismo.
Gli studi scientifici hanno dimostrato che il 70% del nostro invecchiamento è influenzato dal nostro stile di vita: quale dieta alimentare seguiamo, quanto siamo attivi e dinamici, come ci prendiamo cura di noi stessi e delle nostre emozioni.
Di tutto questo si occupa l’epigenetica: studia in che modo l’età e l’esposizione a fattori ambientali (per esempio agenti fisici e chimici, alimentazione, attività fisica, come dicevamo poco fa) possono modificare l’espressione dei geni senza modificare la sequenza del DNA. I meccanismi epigenetici che possono modulare l’espressione genica sono diversi, e in molti casi reversibili.
Sempre grazie agli studi scientifici, oggi sappiamo che la nostra genetica incide solo per il 30%: con un adeguato approccio, abbiamo la capacità di regolare la nostra salute e invertire la rotta a qualsiasi età, poiché non c’è nulla di predefinito.
Alcune sostanze presenti in natura e in grado di interagire con i processi biologici sono indicate come “composti bioattivi”; in particolare, quelle contenute negli alimenti sono note come “nutraceutici”. Numerosi composti bioattivi possono agire come modulatori epigenetici.
In particolare, l’HMB è uno degli “eroi della longevità”, cioè gli attivi che regolano a livello cellulare gli hallmarks dell’aging: in una prospettiva pro-longevity, l’HMB può favorire il mantenimento della forza e della salute delle cellule della massa muscolare, anche in casi di perdita muscolare associata all’età o in altre condizioni cliniche correlate al deperimento muscolare.
Inoltre, la supplementazione di HMB associata a vitamina D3 è in grado di migliorare la forza muscolare e la funzionalità fisica nelle persone anziane, anche non coinvolte in programmi di training.
Infatti, è possibile contare sull’apporto dell’integrazione alimentare, con specifici ingredienti funzionali in grado di regolare, a livello delle cellule, i fattori responsabili dell’invecchiamento.
Un team di ricercatori in campo nutraceutico, medici e farmacisti specializzati ha studiato e sviluppato un metodo completo e personalizzato, finalizzato alla longevità sana.
Il cosiddetto “programma pro-longevity” di protezione cellulare si basa su due punti cardine:
Il mix equilibrato e completo di nutrienti è il punto di partenza per una micronutrizione quotidiana e regolare pro-longevity, oltre a uno stimolo potenziativo (booster) che aiuti l’organismo a rimuovere le componenti cellulari danneggiate e le cellule senescenti non più correttamente smaltite.
Mediante un test del DNA e un questionario epigenetico, sarà possibile individuare le tue predisposizioni genetiche e rintracciare gli interferenti con il tuo benessere, per un quadro esaustivo mirato a integrare, in modo specifico, tutte le sostanze di cui il tuo corpo è carente.
Così facendo, sarai in grado di riconoscere le caratteristiche personali che incidono sul tuo processo di invecchiamento, e comprendere meglio di cosa tu abbia bisogno a livello di stile di vita, benessere psico-fisico, dieta alimentare.
Potrai contare sulla consulenza specializzata di professionisti della salute qualificati, i farmacisti preparatori, per iniziare con successo il tuo percorso pro-longevity.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
Lascia un tuo commento