Malattie cardiovascolari: quali sono le principali e come prevenirle

Malattie cardiovascolari: quali sono le principali e come prevenirle

Indice

Attenzione alla salute del cuore, che molto spesso viene trascurata. Le malattie cardiovascolari sono un insieme di patologie in cui rientrano le patologie ischemiche del cuore, come ad esempio infarto del miocardio e angina pectoris, e le malattie cerebrovascolari, quali ictus cerebrale ed emorragico.

La prevenzione è davvero importante per ridurre l’incidenza di questi eventi gravi. Come vedrai, oltre a farsi seguire dal proprio medico di fiducia ed eventualmente da uno specialista (condizione fondamentale), ci sono buone pratiche della tua vita quotidiana che possono concorrere ad allontanare il rischio di patologie cardiache.

Malattie cardiovascolari: alcuni dati e informazioni utili

Le patologie cardiovascolari rappresentano ancora la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 34,8% di tutti i decessi (in particolare 31,7% nei maschi e 37,7% nelle femmine).

Queste patologie presentano alcuni fattori di rischio, che possono essere modificabili o non modificabili:

  • Fattori di rischio non modificabili. Tra questi c’è la familiarità. Con familiarità si intende, ad esempio, quando si ha un genitore o un parente prossimo che soffre o ha sofferto di patologie cardiache. Altri fattori di rischio non modificabili sono età e sesso. Purtroppo, non possiamo fare nulla per contrastare questi fattori. Tuttavia, è possibile intervenire sui fattori di rischio modificabili:
  • Fattori di rischio modificabili. Riguardano le nostre abitudini di vita: alimentazione ricca di grassi, fritti, abuso di fumo, sedentarietà (e dunque sovrappeso, obesità), stress sono tutti elementi che possiamo “aggiustare”, cambiando in meglio il nostro stile di vita. Possiamo dunque tenere sotto controllo la pressione arteriosa, mantenere basso il colesterolo cattivo, tenere sotto controllo la glicemia.

Quali sono le principali malattie cardiovascolari?

Come è stato accennato nell’introduzione, possiamo riconoscere:

PATOLOGIE ISCHEMICHE DEL CUORE

In particolare:

Infarto del miocardio

Questa evenienza severa è riconducibile alla morte (necrosi) di parte del tessuto cardiaco, provocata dall’ostruzione di una delle coronarie (arterie che svolgono il compito di rifornire il cuore di sangue ossigenato). Tale ostruzione può essere parziale o totale, ed è spesso determinata da un accumulo di grasso, colesterolo cattivo o sostanze che formano placche nelle arterie (aterosclerosi). Le placche si rompono, ha luogo una trombosi che interrompe il flusso sanguigno e causa così la morte (necrosi) del tessuto. La manifestazione tipica dell’infarto è una sensazione di dolore/oppressione al petto, che dura più di dieci minuti. Questa condizione può irradiarsi a uno o entrambe le braccia e può raggiungere anche schiena, collo, mascella. Inoltre, il dolore al petto può manifestarsi insieme a nausea, dolore addominale, bruciore di stomaco, fiato corto, stanchezza, vertigini, sudori freddi. 

Angina pectoris

È determinata da un momentaneo scarso afflusso di sangue al cuore, che causa mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco. Questa condizione è nota anche come “ischemia”, reversibile, senza provocare un danno cardiaco permanente. La patologia si manifesta solitamente con improvviso dolore al torace, acuto e passeggero. Inoltre, sono stati riportati anche pesantezza al torace e agli arti superiori, indolenzimento o formicolìo nella medesima sede, affaticamento, nausea, sudorazione. I sintomi possono variare da un individuo all’altro per durata e intensità.

PATOLOGIE CEREBROVASCOLARI

Per esempio:

Ictus ischemico

È il più frequente e avviene in seguito alla comparsa di un trombo o coagulo di sangue, all’interno di un’arteria che irrora il cervello. Tale coagulo restringe il diametro del vaso sanguigno. Ciò interrompe o limita la circolazione sanguigna in quella zona, con una conseguente ischemia delle cellule nervose, che cessano di funzionare. I campanelli sono, generalmente, senso improvviso di confusione, intorpidimento o debolezza al viso, a livello di braccia, gambe o di una metà del corpo. Anche difficoltà di comprensione del parlato, vista offuscata, difficoltà di deambulazione, forte mal di testa, nausea o vomito sono condizioni riferite.

Ictus emorragico

È un evento più raro, ma più grave e potrebbe essere fatale. La rottura di un vaso sanguigno determina la fuoriuscita di sangue, che invade le vicine aree cerebrali. Si verificano difficoltà a parlare e a capire le parole altrui, visione offuscata o doppia, impossibilità a muovere una metà del corpo.

Come ridurre il rischio cardiovascolare? Inizia dalle buone abitudini

Abbiamo visto che il rischio cardiovascolare dipende da fattori modificabili e non modificabili. La fortuna è che puoi lavorare molto sui fattori modificabili, che hanno a che fare con lo stile di vita. Un’alimentazione squilibrata, abitudini come il fumo, la sedentarietà contribuiranno sensibilmente a favorire l’insorgenza di alcune patologie cardiovascolari o cerebrovascolari. 

Ferma restando l’imprescindibile importanza di farti seguire dal tuo medico, ed eventualmente da un cardiologo, soprattutto in caso di condizioni cardiovascolari severe, situazioni a rischio o eventi cardiaci già presenti nella tua storia clinica, puoi agire nel tuo quotidiano, per cambiare le abitudini che “non vanno” e migliorare la tua salute, allontanando il rischio cardiovascolare e aumentando la tua aspettativa di vita. Ecco da dove iniziare:

Alimentazione equilibrata

Una corretta nutrizione è importantissima, sia per la tua salute in generale, sia per la salute del tuo cuore. Proprio per questo, è molto importante scegliere i cibi alleati del cuore e della circolazione. La dieta mediterranea ci viene in aiuto. Per prevenire il rischio cardiovascolare, puoi contribuire a mantenere costanti i livelli di colesterolo e ridurre i trigliceridi nel sangue: non rinunciare mai all’utilizzo dell’olio extra- vergine di oliva, che può contribuire ad abbassare i livelli di colesterolo in modo naturale, e al consumo di alimenti ricchi di Omega 3. Gli acidi grassi Omega 3 abbassano il rischio di aritmie e contrastano la formazione di placche aterosclerotiche nel sangue.

Puoi scegliere semi oleosi (ad esempio i semi di lino), pesce come salmone, sgombro, tonno; legumi (soprattutto fagioli rossi), verdure come crucifere e ortaggi a foglia verde. A proposito: in un video elenco gli alimenti grassi (buoni) che fanno bene. Inoltre, anche un ridotto consumo di sale contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa e a mantenere livelli ottimali dicolesterolemia.

Invece, occhio agli alimenti che non dovresti proprio mangiare, soprattutto se hai problemi a livello cardiaco:

  • Zuccheri aggiunti, edulcoranti. Lo zucchero è presente in parecchi cibi industriali, come snack, caramelle, dolciumi. Dovresti evitare anche le bibite gassate, molto zuccherine.
  • Eccesso di dolci. Torte, biscotti farciti, dolci al cucchiaio: se consumati eccessivamente, possono determinare un aumento della circolazione dello zucchero nel sangue e alzare il livello dei trigliceridi.
  • Cereali e farine non raffinati. Puoi scegliere riso, pane e pasta integrali, evitando così un eccesso di lavorazione che elimina le fibre alimentari e innalza il picco glicemico. 
  • Cibi da fast food. Sarebbe molto meglio evitare di pasteggiare abitualmente con hamburger, cheeseburger, street food a base di fritti. Evita anche le patatine fritte in sacchetto. Nei fast food, l’olio delle fritture è utilizzato e rabboccato diverse volte per friggere più cibi, incrementando così il rischio di deterioramento (superato il punto di fumo, il grasso alimentare riscaldato inizia a disidratarsi), alterando la propria struttura molecolare e sprigionando una sostanza tossica, come l’acroleina.
  • Grassi saturi e cibi troppo salati, tipica combinazione dei cibi processati del supermercato (come per esempio gli insaccati, i dadi vegetali, gli insaporitori per brodi, ricchi di sodio nascosto). 

Stile di vita attivo e allenamento fisico

La sedentarietà non aiuta la tua salute, soprattutto quella del cuore: è bene seguire uno stile di vita dinamico, svolgendo attività fisica di tipo aerobico e mantenendoti “in azione”. Quanta attività fisica fare alla settimana? Dovrai allenarti compatibilmente con la tua età e le tue condizioni fisiche.

L’importante è praticare qualunque attività richieda movimento: camminare a passo svelto per almeno 30 minuti al giorno (in un video spiego i pregi della camminata veloce), fare una moderata corsetta, andare a lavoro a piedi o in bici.

Smetti di fumare!

Il punto esclamativo non è casuale. Il fumo non fa male solo ai polmoni. Infatti, oltre all’insorgenza di patologie polmonari (enfisema, tumore ai polmoni), il fumo rappresenta un chiaro fattore di rischio cardiovascolare, soprattutto tra i giovani. Infatti, il fumo riduce l’ossigenazione del cuore, aumenta la pressione del sangue e il battito cardiaco, danneggia le arterie promuovendo la vasocostrizione, e favorisce la patologia aterosclerotica. Queste condizioni concorrono ad aumentare le probabilità di ictus o infarto, peggiorano l’arteriopatia degli arti inferiori, la formazione e progressione dell’aneurisma dell’aorta addominale. In questo video ti spiego come smettere di fumare produca benefici psicofisici

 

Inoltre, in quest’altro video ti do 4 consigli per smettere di fumare

 

Alleggerisci lo stress e occupati del tuo benessere mentale

Serve anche un lavoro interiore per allontanare il rischio di patologie fisiche.

La gestione mentale ed emozionale è importante: infatti, ipertensione e stress sono correlati. È importante che provi a capire cosa, nella tua quotidianità, possa essere riorganizzato per alleggerire il carico di lavoro, le scadenze, conciliare meglio vita professionale e vita privata. Cosa fare per rilassarti? Si parlava di sport e attività fisica: sono notevoli i benefici a livello psicologico dell’attività motoria. Una bella passeggiata nel parco, una corsetta con un amico o amica. Muoverti libera la mente, stempera la negatività e ti ricarica di nuova energia.

Inoltre, puoi iniziare ad accostarti alla pratica meditativa. Respirazione e meditazione possono essere valide alleate per riequilibrare le tue emozioni, ritrovare il tuo focus, acquisire lucidità e consapevolezza, lasciando andare ciò che interferisce col tuo benessere. 

La salute psicofisica è fondamentale, anche nella prevenzione di eventi cardiaci importanti. Ti suggerisco di seguire il mio videocorso Potenzia la tua salute, per capire e applicare nella tua vita quotidiana le migliori tecniche scientifiche per migliorare le tue abitudini, prevenire la comparsa di alcune patologie e alzare la qualità della tua vita.

Condividi questo post:

Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

Lascia un tuo commento