È una sostanza naturalmente prodotta da varie piante, come per esempio vite, cacao e more; è un polifenolo che svolge diverse attività biologiche.
I principali meccanismi in grado di spiegare l’azione del resveratrolo riguardano i processi cellulari che, direttamente o indirettamente, modulano l’autofagia, aumentano il flusso ematico cerebrale e migliorano la plasticità delle sinapsi, contrastando alcuni fenomeni che intervengono durante il declino cognitivo.
Il resveratrolo potrebbe produrre effetti positivi sulla nostra salute in un’ottica anti-aging, o meglio, pro-longevità, e nei prossimi paragrafi ci occuperemo di questo argomento.
Il resveratrolo è una molecola molto interessante per le sue proprietà sia come antiossidante che come promotore dell’autofagia, ossia del processo di rimozione e smaltimento delle cellule danneggiate. Come altre sostanze simili, il resveratrolo viene prodotto dalle piante per proteggersi dallo stress ambientale e queste capacità protettive le fornisce anche all’organismo umano.
Vediamo più da vicino le peculiarità del resveratrolo. Per esempio, favorisce l’autofagia, che permette alle cellule di riciclare e rinnovare i propri componenti, garantendone la sopravvivenza e un adeguato funzionamento.
Questo processo è importantissimo nel mantenimento della salute cellulare. Infatti, comporta la degradazione e il riciclo di componenti cellulari, per poi fornire i “mattoni” necessari alla sopravvivenza e all'autoregolazione delle cellule, e impedire l'accumularsi di aggregati responsabili di patologie o disfunzioni cellulari.
Ecco ora tre proprietà importanti del resveratrolo.
Come tutti i polifenoli, anche il resveratrolo è dotato di proprietà antinfiammatorie: tramite l’attivazione di sirt1 (un enzima cruciale nell’invecchiamento sano) è in grado di inibire la formazione di una serie di fattori infiammatori nel nostro organismo, tra cui NF-kB.
Il resveratrolo abbassa lo stress ossidativo aumentando la produzione di molecole ad azione antiossidante. Il meccanismo tramite il quale il resveratrolo è in grado di aumentare la produzione nel nostro organismo di enzimi antiossidanti è l’attivazione dell’espressione del gene Nrf-2, coinvolto nella sintesi delle molecole antiossidanti sopra elencate.
Il resveratrolo si è visto in grado di attivare il gene della longevità ed estendere l’aspettativa di vita del 70%: lavora allo stesso modo della restrizione calorica, attivando il gene SIRT1.
Inoltre, il resveratrolo sembrerebbe aumentare l’attività della telomerasi, a protezione dei nostri cromosomi, la cui attività diminuisce durante l’invecchiamento cellulare.
L’effetto antietà si nota soprattutto a livello di invecchiamento cutaneo, perché il tessuto cutaneo rappresenta la prima manifestazione visibile del processo di invecchiamento. A livello della pelle, infatti, il resveratrolo si lega a recettori specifici per i polifenoli, con una serie successiva di azioni anti-aging: riduzione dello stress ossidativo cutaneo, aumento della produzione di collagene o MMP-1, azione sui fibroblasti del derma e riduzione del processo di fotoinvecchiamento della pelle.
In particolare, il resveratrolo supera la barriera ematoencefalica e ne ripristina la funzionalità, spesso alterata durante i processi infiammatori; stimola la neurogenesi, ossia la nascita di nuove cellule nervose, e la biogenesi mitocondriale, che consiste nella sintesi di nuovi mitocondri da quelli già esistenti.
Questo processo va di pari passo con la cosiddetta mitofagia, cioè la distruzione dei mitocondri vecchi e danneggiati, e il riciclo dei loro componenti.
Ricordiamo, infatti, che uno dei segni o hallmarks dell’invecchiamento è proprio la senescenza cellulare: le nostre cellule fanno fatica a riprodursi e a sostituire le vecchie cellule, spesso danneggiate, con le nuove. Con l’avanzare dell’età, il processo di replicazione cellulare rallenta progressivamente, fino ad arrestarsi del tutto.
Dei segni dell’invecchiamento parlo in questo video:
Uno studio condotto nel 2018 presso la Mayo Clinic di Rochester (Senolytics improve physical function and increase lifespan in old age) ha messo in evidenza che la rimozione delle cellule senescenti nei topi anziani inverte alcuni effetti dell’invecchiamento e aumenta la longevità.
Oltre a ciò, le proprietà antiossidanti attribuite al resveratrolo concorrono a contrastare l’azione dei radicali liberi, il cui accumulo è responsabile dello stress ossidativo e dell’invecchiamento precoce (qui un mio approfondimento sulle teorie dell'invecchiamento).
Infine, a livello cellulare, il resveratrolo attiva un gene capace di proteggere l’organismo dai principali effetti causati da disturbi cardiovascolari, metabolici e neurodegenerativi.
Ormai non ha più senso parlare solo di longevità: infatti, l’aspettativa di vita si è sensibilmente estesa, ma qual è la qualità della nostra vecchiaia? Molto spesso, la vita è, sì, più lunga, ma insorgono patologie e condizioni invalidanti che rendono il processo di invecchiamento faticoso e inospitale.
L’obiettivo primario è rallentare l’invecchiamento, o meglio, rendendolo meno repentino e disagevole. In che modo?
La vitalità e l’energia che ricerchiamo per vivere più a lungo e più in salute sono racchiuse in tutte le cellule del nostro corpo. Proprio qui avviene gran parte delle attività fisiologiche e metaboliche.
La scienza della longevità ci insegna che l’invecchiamento è il risultato di molteplici fattori (noti come hallmarks), la maggior parte dei quali gravita intorno alla cellula e determina alcuni macro eventi:
Per questa ragione, è importante garantire che tutto funzioni al meglio. Il primo passo è identificare i meccanismi responsabili del progressivo deterioramento legato all’età, per tenerli sotto controllo e approntare un percorso di invecchiamento che preservi la qualità della vita e dell’invecchiamento il più a lungo possibile.
Vivere a lungo e in buona salute è il desiderio di tutti noi: proprio per questo, siamo portati a credere che ricercare la longevità e mantenersi giovani dipenda solo dalla combinazione tra la fortuna e una genetica “felice”.
In realtà, la scienza dice che le scelte che facciamo e la qualità del nostro stile di vita determinano il 70% di ciò che saremo domani: cosa mangiamo, quanta attività fisica facciamo, e come ci prendiamo cura di noi stessi e del nostro equilibrio psico-emotivo (esiste una relazione lineare tra stress e accorciamento dei telomeri).
Perciò nutrizione, integrazione (di cui parleremo a breve), allenamento e gestione delle emozioni sono ciò che definisco i 4 fondamenti di una vita sana, equilibrata e gratificante.
Quello che noi possiamo fare è agire in maniera pro-longevity. Infatti, la nostra genetica incide solo per un30%: con il giusto approccio, siamo capaci di regolare il nostro futuro di salute e invertirne la rotta, a ogni età: nulla è già stabilito in partenza.
Agendo sul piano microscopico, è possibile contare sul contributo dell’integrazione alimentare, con specifici ingredienti funzionali in grado di modulare, a livello delle cellule, i fattori responsabili dell’invecchiamento.
Il resveratrolo rientra tra gli “eroi della longevità”, ossia gli attivi che regolano a livello cellulare i fattori o hallmarks dell’aging, contribuendo a colmare eventuali micro carenze nutrizionali, supportando il metabolismo cellulare e fornendo alle cellule gli strumenti necessari alla riparazione e alla difesa nel tempo.
Per promuovere una longevità sana, è fondamentale tutelare la salute delle nostre cellule, agendo su tre livelli:
In combinazione con altri attivi della salute, il resveratrolo può essere utile come integrazione a un’alimentazione equilibrata, in quantità adeguatealle proprie individuali esigenze nutrizionali.
La scienza fa passi da gigante. Ricercatori in ambito nutraceutico, medici e farmacisti specializzati hanno studiato, ricercato e messo a punto un metodo completo e personalizzato, orientato alla longevità sana.
Questo programma ha due punti cardine:
È il punto di partenza essenziale per una integrazione alimentare quotidiana pro-longevity, grazie a integratori con un mix bilanciato e completo di nutrienti, e un booster (stimolo potenziativo) che aiuta l’organismo a espellere le componenti cellulari danneggiate e le cellule senescenti non più correttamente eliminate.
Attraverso un test del DNA e un questionario epigenetico sarà possibile individuare le tue predisposizioni genetiche e rintracciare gli interferenti con il tuo benessere, grazie alla consulenza di professionisti della salute qualificati, i farmacisti preparatori, per completare il tuo percorso pro-longevity e renderlo solido e duraturo.
In questo modo, possiamo individuare le caratteristiche personali che incidono sul processo di invecchiamento, e capire di cosa abbiamo davvero bisogno a livello di stile di vita, equilibrio psico-fisico, alimentazione.
Clicca qui per accedere ad alcune informazioni riguardanti il primo corso sulla longevità scientifica.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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