Bassa autostima e ansia: 5 gesti per lavorare su di sé e prevenire la depressione

Bassa autostima e ansia: 5 gesti per lavorare su di sé e prevenire la depressione

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Perché le persone ansiose tendono avere l’autostima bassa? Qual è la correlazione tra bassa autostima e ansia? E in che modo questa combinazione può indurre a stati depressivi? È un aspetto complesso sul quale mi vorrei soffermare con una riflessione ben argomentata.

Inoltre, vorrei suggerirti alcuni rimedi per migliorare l’opinione che hai di te, alleggerendo quella condizione di ansia che ad oggi è piuttosto diffusa.

Qual è il legame tra scarsa autostima e ansia?

L’autostima è il modo in cui una persona valuta e apprezza sé stessa: è un costrutto di fondamentale importanza, poiché dalla propria autostima dipende il livello di benessere e comfort che la persona sperimenta nella relazione con sé stessa e con gli altri

Infatti, molto spesso, il disagio psicologico è determinato proprio da una scarsa stima di sé, dal senso d’inadeguatezza, dall’idea di essere poco capaci e di non sentirsi mai all’altezza di situazioni e persone.

Inoltre, è facile che una scarsa autostima sia accompagnata da quella che Cattell e Scheier (1961) definiscono “ansia di tratto”, ossia un’ansia non causata da una circostanza percepita come pericolosa, ma un’ansia che si configura come una caratteristica stabile e cronica della personalità. 

Un’autostima scarsa non dipende tanto dal numero di fallimenti che abbiamo accumulato, ma dal modo in cui interpretiamo tali fallimenti e, di conseguenza, dal giudizio totalizzante su noi stessi: “Ho fallito: sono una persona incapace”. 

Indubbiamente, nella società frenetica e performativa di oggi, la pressione sulle nostre prestazioni, le richieste di perfezione, la competitività possono determinare un dislivello tra ciò che riteniamo di essere (sé reale) e ciò che invece riteniamo di dover essere (sé ideale).

Chi ha una bassa autostima non riesce ad avere una percezione oggettiva delle proprie effettive capacità personali, riconoscendo sì di essere più abile in certi contesti e meno in altri, ma con una estensione della propria percezione di incapacità a tutti gli ambiti della vita.

Il senso d’inadeguatezza è costante e pervasivo, e tutto ciò è inevitabilmente associato a emozioni negative come ansia, vergogna, disagio.

In questo video ti spiego come avere più fiducia in sé stessi:

 

Quali sono le ripercussioni psicofisiche di bassa autostima e ansia?

Una condizione di scarsa autostima e ansia ha notevoli effetti sulla persona, sia psicologici, sia fisici.

Effetti psicologici:

  • La persona si auto percepisce non all’altezza dei ruoli che ricopre in famiglia, in amore, in amicizia, sul lavoro.
  • Insorgono problemi nell'esprimere sentimenti o necessità. Quando una persona ha problemi di autostima, spesso fatica a chiedere o esprimere ciò di cui ha veramente necessità. Ciò accade perché si vergogna o si sente inferiore e incompetente per via del suo bisogno di sostegno e assistenza.
  • Scarsa assertività e incapacità a dire di no. Chi ha scarsa autostima prova ansia all’idea di dire “no”, perché teme una reazione negativa, rabbiosa o violenta dell’interlocutore. Il rischio è di adattarsi sempre pedissequamente, per evitare il confronto, ma è ovviamente controproducente.
  • La persona si pone in relazione con gli altri in condizione di costante preoccupazione e disagio, poiché non si sente all’altezza delle situazioni e considera le altre persone migliori.
  • Chi ha scarsa autostima e ansia avanza continue richieste di approvazione e conferma, che possono diventare frustranti.
  • Possono verificarsi situazioni critiche nel contesto professionale. Infatti, se è vero che la bassa autostima non dipende direttamente dall’esposizione al fallimento, è anche vero che più una persona va in ansia da prestazione, più le sue abilità non saranno espresse al massimo del loro potenziale. 
  • Si crea un circolo vizioso per cui si verificheranno maggiori probabilità di andare davvero incontro al fallimento, confermando l’idea di sé come incapace e non all’altezza. 

Sintomi fisici:

  • Cardiovascolari: per esempio tachicardia, ipertensione, cali di pressione.
  • Respiratori: ad esempio sensazione di “fiato corto”, nodo alla gola.
  • Gastrointestinali: per esempio nausea, gastrite o reflusso, colon irritabile.
  • Neuromuscolari: per esempio tremore, gambe traballanti, tensione muscolare, affaticabilità.
  • Neurologici: ad esempio sensazione di “testa vuota” o leggera, vertigini, vampate di calore.

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Perché può subentrare la depressione?

Bassa autostima, episodi di ansia e depressione possono essere correlati, e lo dimostra una ricerca scientifica dell’Università di Basilea che avvalora una relazione di causa-effetto. 

Infatti, sembrerebbe che le persone con una bassa autostima siano più passibili di accogliere pensieri intrusivi e negativi, rispetto alle persone con un’alta autostima; ciò determinerebbe una maggiore probabilità di sviluppare depressione

Quando il nostro livello di autostima è basso, non riusciamo a utilizzare le nostre risorse interiori per vivere la vita in maniera positiva. Non riusciamo ad analizzare razionalmente la realtà e le nostre esperienze. La conseguenza di ciò è una impietosa critica verso noi stessi e una maggiore insoddisfazione e frustrazione verso la nostra vita: siamo più vulnerabili e più avvezzi a scoraggiarci.

Lo studio dell'Università di Basilea ha analizzato anche la possibilità contraria, cioè quando è la depressione a determinare un'autostima bassa. In questa situazione, oltre a condizioni come apatia e stanchezza, si aggiunge un abbassamento del livello di autostima.

Da ciò è chiaro che lavorare per incrementare l’autostima e riuscire ad amare sé stessi è fondamentale per ripristinare un buon equilibrio emotivo, riconoscere e apprezzare le proprie qualità, affrontare le difficoltà e le sfide quotidiane.

Qui un percorso di psicoterapia può sicuramente essere indicato, soprattutto se noti che scarsa autostima e ansia condizionano fortemente la tua vita quotidiana e ti impediscono di vivere a pieno ed essere felice.

In associazione, vorrei suggerirti alcuni gesti quotidiani ma fondamentali, per contribuire al tuo benessere e alla tua felicità.

Aumenta l’autostima e riduci l’ansia con questi 5 consigli

Fortunatamente, l'autostima e l’ansia possono essere affrontate con un buon lavoro interiore, uno dei 4 fondamenti di una vita equilibrata e appagante. Perciò, per aumentare l'autostima e ridurre l’ansia si possono seguire questi 5 consigli:

1. Fai attività fisica

Sono noti i benefici psicologici dello sport su stress, ansia e depressione. Infatti, numerosi studi hanno dimostrato che l’esercizio fisico contribuisce a migliorare alcune condizioni mentali. 

Per esempio, l’esercizio aerobico come la camminata veloce, la corsa al parco, la bici, il nuoto giocano un ruolo interessante nel migliorare l’umore, per via di una migliore circolazione del sangue nel cervello che stimola l’asse ipotalamo – ipofisi – ghiandola surrenale (HPA).

Inoltre, fare movimento stimola a livello cerebrale la produzione di endorfine e serotonina. Questi neurotrasmettitori, se rilasciati nelle giuste quantità, determinano stati di euforia e benessere

Inoltre, fare sport è fondamentale per mantenere la salute fisica, assieme a un’alimentazione completa, sana e consapevole: stare bene con sé stessi e sentirsi in forma può aumentare anche autostima e amor proprio.

2. Stabilisci piccoli obiettivi 

Le persone con bassa autostima e situazioni di ansia spesso si sentono fallite prima ancora di iniziare a realizzare qualcosa, e ciò può essere limitante. 

Perciò, porsi piccoli obiettivi raggiungibili può essere di grande aiuto a sentirsi più competenti, a rendere mansioni e compiti più fattibili e ciò può aumentare la sicurezza in sé.

3. Fai meditazione

La meditazione è una pratica preziosa per liberare la mente, lasciar fluire le emozioni negative e ascoltarsi. Meditare è fondamentale per acquisire consapevolezza e migliorare l’autodialogo.

Infatti, molto spesso, una bassa autostima è il risultato di uno scarso ascolto delle proprie emozioni e delle proprie “istanze”.

Capire cosa non va, cosa ti frena, ti consentirà di fare chiarezza dentro di te e trovare i mezzi e le risorse per vedere le cose nella giusta prospettiva.

4. Fai qualcosa per te e pratica la gratitudine

Prendersi cura di sé stessi è il fondamento di una buona autostima. Per promuoverla, è fondamentale seguire abitudini virtuose sia dentro sia fuori. Torniamo ai 4 fondamenti di cui parlavo poco fa: mangiare sano con la giusta integrazione, approfondire la conoscenza della tua interiorità, fare sport sono abitudini fondamentali. 

Inoltre, dedica tempo all’amicizia e pratica la gratitudine per i tuoi piccoli traguardi e le soddisfazioni di ogni giorno. Ricorda che si tratta di gesti in grado di smuovere ottimismo dentro di te.

Leggi anche: 5 cose da fare quando hai paura di non farcela.

5. Rivolgiti a un lifestyle coach

Possono avere bisogno di seguire sessioni di coaching persone che desiderano intraprendere un percorso di crescita personale, per stare bene con sé stessi e con gli altri; le persone che hanno bisogno di ritrovare il proprio focus e rafforzare la propria energia nella vita di tutti i giorni.

Il lifestyle coach ti porrà le giuste domande, aiutandoti a trovare le risposte dentro di te e a definire meglio i tuoi obiettivi, i punti deboli sui quali lavorare, la direzione da prendere per avere padronanza della tua vita.

Di seguito, un mio contenuto gratuito in cui cerco di spiegarti come gestire al meglio la tua mente e le tue emozioni.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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