Come superare l’ansia? Alcuni consigli per il tuo benessere

Come superare l’ansia? Alcuni consigli per il tuo benessere

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Rientri anche tu tra le persone ansiose? Molti di noi soffrono d’ansia, per le più svariate ragioni. Ma che cos’è, esattamente, l’ansia? E in cosa è diversa dalla paura? 

Non è semplice definire l’ansia. Si tratta di una intricata combinazione di emozioni e sensazioni negative che generano malessere e includono apprensione, paura e preoccupazione. Spesso non si sa come superare l’ansia, e l’idea stessa dell’ansia aumenta le nostre percezioni negative.

L’ansia compare spesso assieme a sensazioni fisiche come per esempio palpitazioni, sudorazione, respiro corto, talora nausea e tremore. L'ansia può condizionare molti aspetti della nostra vita e può essere difficilmente controllabile.

Qui troverai un approfondimento proprio per te. Scopriremo insieme i meccanismi che attivano l’ansia, vedremo la differenza rispetto alla paura e individueremo insieme alcune pratiche utili a evitare che questa condizione peggiori la qualità della tua vita.

L’ansia è un meccanismo di difesa: da cosa dobbiamo difenderci?

Possiamo affermare che l’ansia serva ad anticipare un senso di minaccia o pericolo (a prescindere che questo pericolo sia oggettivo o no) e a prepararsi di conseguenza. Da questo punto di vista, l’ansia è un meccanismo di difesa che ha origini antichissime.

Partiamo subito da un esempio pratico. Senza la cosiddetta ansia anticipatoria per il rigido freddo invernale, gli uomini primitivi non avrebbero scoperto il fuoco, non avrebbero utilizzato le pelli per proteggersi e si sarebbero probabilmente estinti.

Il nostro sistema cognitivo è profondamente evoluto. Diversamente dagli animali, noi umani siamo in grado di progettare e organizzare la nostra vita, guidare le nostre azioni verso obiettivi anche distanti nel tempo. 

Nel corso dell’evoluzione, abbiamo sviluppato un complesso sistema motivazionale e d’azione, molto più ampio rispetto a quello degli animali. Ciò rende possibile provare timore anche rispetto a una serie di variabili che fuoriescono dalla ristretta cerchia della sopravvivenza e dell’autoconservazione.

Durante gli stati d’ansia, si attiva un sistema di difesa, e anche il nostro corpo si prepara ad agire. Ciò accade per darci la possibilità di reagire al pericolo attraverso l’attacco, la fuga o l’immobilizzazione. 

Quando l’ansia diventa un impedimento

Spesso l’ansia è presente anche in assenza di pericoli oggettivi e imminenti. La capacità di anticipare mentalmente scenari e situazioni e immaginare possibili esiti è tipicamente umana. 

Tuttavia, ciò accade troppo di frequente, inducendoci a percepire minacce e pericoli anche in situazioni del tutto normali e gestibili, nelle quali la nostra vita non è affatto a rischio. 

In queste condizioni, l’ansia non è più un meccanismo di sopravvivenza ma, al contrario, ci troviamo a dover sopravvivere all’ansia che penalizza le nostre giornate.

Ciascuno di noi sperimenta l'ansia in alcuni momenti della propria vita, per esempio in vista di un esame o di una prova importante, di una visita medica o di un colloquio di lavoro. In situazioni come queste, essere ansiosi è del tutto fisiologico. 

Tuttavia, molti di noi hanno difficoltà a controllare le proprie emozioni negative e i propri stati ansiosi. In queste circostanze, l'ansia diventa eccessiva e può rallentare sensibilmente la vita quotidiana determinando un forte disagio. In alcuni casi, l’ansia può compromettere il funzionamento della persona in ambito sociale, professionale e privato.

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Perché non devi trascurare l’ansia?

Il pregiudizio che i problemi psicologici non siano reali problemi è duro a morire. Così come ci prendiamo cura della nostra salute fisica, e se ci sloghiamo una caviglia andiamo subito a fare una lastra, quando si tratta di malessere e disagio interioretendiamo a procrastinare, sottovalutando e trascurando la nostra condizione.

Purtroppo, chi soffre d’ansia, di attacchi di panico, di depressione o disturbi legati alla sfera psicologica può incontrare difficoltà a esternare la propria condizione, per timore di non meritare considerazione o di ricevere giudizi indesiderati. Infatti, le questioni psicologiche sono spesso liquidate come fissazioni o problemi immaginari.

Se riconosci di avere un disturbo e vedi che la tua vita non sta andando avanti, allontanati da chi ridicolizza, giudica o minimizza le tue difficoltà, perché si tratta di difficoltà reali. Il “male dell’anima” e i problemi psicologici hanno pari dignità dei disturbi fisici, anzi, spesso ne sono alla base: i disturbi psicosomatici riguardano molti di noi.

Tutti noi, anche tu, meritiamo di vivere una vita appagante e di essere felici: siamo al mondo per stare bene, non per soffrire inutilmente! Prendersi cura di sé e capire come superare l’ansia è un atto necessario, e bisogna iniziare da ciò che non funziona nella nostra vita.

Quali sono i principali disturbi d’ansia?

Secondo il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali*, i principali disturbi d’ansia sono: 

  • Ansia da separazione. È la preoccupazione persistente tipica dei bambini della separazione da una figura di riferimento (solitamente la figura genitoriale).
  • Fobie specifiche. Sono preoccupazioni smodate per uno specifico “stimolo trigger” (animale, oggetto, situazione, luogo).
  • Mutismo selettivo. Interessa prevalentemente i bambini ed è caratterizzato dalla momentanea incapacità di parlare in determinati contesti sociali, malgrado lo sviluppo e la comprensione del linguaggio siano perfettamente adeguati.
  • Disturbo di panico. Si verifica con violente emozioni e talora sintomi fisici (senso di soffocamento) in maniera inaspettata e ricorrente, senza una evidente causa scatenante.
  • Disturbo d’ansia sociale o fobia sociale. È determinato dall'esposizione a situazioni sociali, interpersonali o di prestazione davanti a un pubblico, nelle quali la persona è esposta al possibile esame/giudizio altrui.
  • Agorafobia. È la preoccupazione di trovarsi in situazioni dalle quali non sia possibile scappare né ricevere aiuto. È una condizione piuttosto complessa che non riguarda solo la paura degli spazi aperti.
  • Disturbo d’ansia generalizzata (DAG). È una condizione cronica di grave tensione e preoccupazione, spesso senza che vi siano elementi scatenanti. Ne parleremo a brevissimo.

Va da sé che queste condizioni necessitano di un inquadramento e di un approccio medico e psicoterapico: facciamoci aiutare e rivolgiamoci a professionisti che sappiano accogliere le nostre problematiche.

Il disturbo d’ansia generalizzata, condizione frequente

Il DAG o disturbo d'ansia generalizzata è caratterizzato da sintomi ansiosi, sia psichici sia fisici, non correlati a un evento o a una specifica situazione ma, appunto, “generalizzati”.

Mentre nelle fobie specifiche l'ansia si associa a un oggetto (per esempio i ragni o la vista del sangue) o a una situazione (volare, guidare), il DAG è legato a circostanze quotidiane

Per esempio, le responsabilità professionali, la salute dei propri familiari, le questioni economiche o anche piccole cose come essere in ritardo, non riuscire a fare tutte le cose della giornata, fare i lavori domestici: ciò rientra nel DAG.

Inoltre, le persone con disturbo d’ansia generalizzato non sempre riescono a individuare i motivi che provocano ansia. Questa incertezza aumenta l’ansia e fa credere che non ci sia soluzione. 

Chi ha questo disturbo tende a essere costantemente in uno stato di allerta, a preoccuparsi smodatamente per qualunque cosa e, nel lungo periodo, ad avere un abbassamento significativo della qualità della vita.

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Quali sono i sintomi dello stato ansioso?

I sintomi possono variare da una persona all’altra e includono:

Inoltre, potrebbero anche verificarsi:

  • Tremore.
  • Sudorazione eccessiva.
  • Aumento del battito cardiaco.

Esistono alcuni trattamenti che possono migliorare i sintomi dell’ansia:

Se noti un disagio persistente e un malessere crescente, il consiglio è sempre di rivolgersi al tuo medico che potrebbe suggerire:

  • Psicoterapia. Il tuo medico potrebbe suggerirti il nominativo di un terapeuta. Per esempio, la terapia cognitivo comportamentale è piuttosto frequente, così come la terapia strategica breve. 
  • Farmaci, come per esempio gli ansiolitici o antidepressivi, necessariamente prescritti dal medico dopo una diagnosi accurata e l’inquadramento del problema. 

Tuttavia, anche nel quotidiano puoi fare molte cose per stare meglio:

Devi sapere che cambiare abitudini e lavorare sulla tua quotidianità è un percorso davvero utile per migliorare la tua vita giorno dopo giorno e osservare sensibili cambiamenti nella percezione della tua ansia e di tutto ciò che ti preoccupa

Il modo migliore per affrontare l’ansia e riuscire a gestirla è un approccio integrato al benessere psicofisico, che associ la salute del corpo a quella dell’anima. Stiamo per parlare proprio di questo.

Come superare l’ansia da prestazione?

Capita a tutti noi di dover affrontare la cosiddetta “ansia da prestazione”. Accade in differenti condizioni: nel contesto scolastico, lavorativo, relazionale. In ogni situazione può subentrare uno stato d’ansia e di dubbio sulle proprie capacità, è normale. Inoltre, un po’ di tensione è positiva, perché porta a dare il meglio di sé.

Tuttavia, alcune persone sperimentano piuttosto frequentemente questo disagio: ciò può diventare problematico nella vita di tutti i giorni, poiché è un impedimento all’accettazione delle sfide e può portare a bloccarsi e a tirarsi indietro dalle situazioni.

Per superare questa condizione, è importante lavorare su se stessi:

  • Evitare di imporsi standard troppo alti. L’importante è progredire, ma la perfezione non esiste.
  • Accettare di fallire. Il fallimento è una lezione per migliorarsi e trovare strade alternative.
  • Non dare troppo peso al giudizio altrui. Alle persone non interessa più di tanto ciò che facciamo.

Se sei spesso soggetto a questo tipo di disturbo ansioso, puoi sicuramente trarre giovamento dalla lettura di questa guida su come superare l'ansia da prestazione

Hai l’ansia, ma non sei la tua ansia

Molti di noi soffrono di ansia e vivono in uno stato di ipervigilanza, ossia una situazione nella quale il nostro sistema nervoso centrale è iperattivo e ci porta a temere costantemente che possa succedere qualcosa di negativo

Questa condizione ha un impatto molto negativo sulla qualità della vita perché ci impedisce di goderci i momenti belli: viviamo in uno stato di tensione emotiva continua, e questo malessere determina un enorme dispendio di energie mentali, senza contare anche le conseguenze sulla salute generale, come abbiamo visto poco fa parlando di sintomi.

Purtroppo, a lungo andare, finiamo per identificarci con la nostra ansia. In realtà non è così, perché l’ansia non ci definisce, anche se purtroppo le lasciamo ampio spazio nella nostra vita. La buona notizia è che la negatività e i pensieri negativi si possono eliminare.

Questa condizione è solo una parte della nostra personalità, la stiamo vivendo, ma possiamo fare qualcosa per contrastare l’ansia e alleggerire il nostro disagio, reagire e riprendere in mano la nostra vita. Per quanto invalidante, non è una situazione che condizionerà irreversibilmente il nostro futuro. 

Se anche tu ti lasci attanagliare dall’ansia, ricorda che:

  • Non puoi controllare tutto ciò che ti circonda, e non tutto ciò che accade è tua responsabilità.
  • Alle persone non interessa molto di te, a parte chi ti vuole davvero bene e ha a cuore il tuo benessere. Della paura del giudizio abbiamo parlato poco fa.
  • Su alcune situazioni non puoi fare molto, se non accettarle e superarle, anziché rimuginare e alimentare ansia e rimpianti.
  • Le conseguenze di uno stress prolungato sono superiori alle conseguenze di ciò che ha determinato lo stress; spesso tendi a ingigantire il problema e aggravare gli scenari. Ma combattere stress e ansia si può e non è affatto fuori dalle tue possibilità.

Quello che puoi fare è trasformare l’ansia in energia positiva e ne parlo proprio in questo video:

 

Qual è la differenza tra ansia e paura?

Spesso tendiamo a confondere o a sovrapporre paura e ansia, soprattutto se non possediamo specifiche competenze nell’ambito della psicologia. In realtà, si tratta di due condizioni differenti, anche se possono avere alcuni aspetti in comune. Ecco la differenza principale:

  • Paura: si attiva davanti a un pericolo reale. Una volta rientrata la minaccia, la paura scompare.
  • Ansia. Si attiva in relazione a una minaccia percepita, cioè non tangibile, spesso vaga e poco definita.

A livelli adeguati e contenuti, entrambe queste emozioni sono fondamentali per assicurarci la sopravvivenza. Tuttavia, i campanelli d’allarme possono attivarsi anche in situazioni che non lo richiederebbero. Ecco che così ansia e paura ci creano non poche difficoltà. 

Qui un approfondimento utile sulla differenza tra paura e ansia

Come superare l’ansia con un buon lavoro interiore

Lavorare su se stessi è fondamentale per vivere meglio e saper affrontare il cambiamento nell’ottica di una vita più appagante e soddisfacente. Il lavoro interiore fa parte dei 4 fondamenti dell’equilibrio psicofisico necessario al benessere mentale e alla salute dell’organismo.

Una vita felice è una vita in cui l’ansia non governi le tue giornate e non condizioni le tue scelte. Puoi iniziare da alcune pratiche utili per rilassarsi e gestire l’ansia, evitando che rallenti le tue giornate:

Coltiva le relazioni interpersonali, non isolarti

Più che una pratica, è un vero e proprio consiglio prezioso. Sfogarsi, liberare le proprie emozioni, confidarsi con qualcuno fa bene al cuore. Più ti aprirai agli altri e più ti sentirai meglio. Circondati di amici sinceri e fidati, con i quali stabilire un dialogo costruttivo. Molto spesso, le altre persone riescono a farti vedere le cose da una diversa prospettiva, aiutandoti ad affrontare i problemi della vita nel modo giusto.

Fai meditazione

La meditazione mindfulness è una pratica di consapevolezza per stare bene e sentirsi in equilibrio a livello psicofisico. 

Si tratta di una esperienza profonda, interiore, perciò le sensazioni e le emozioni sono personali e soggettive, difficili da oggettivare finché non si raggiunge individualmente personalmente quello specifico stato di equilibrio.

Come imparare a meditare? Iniziando. Bastano anche 10 o 15 minuti del tuo tempo: scegli un luogo in cui ti senti a tuo agio, trova una posizione comoda. Concentrati sul tuo respiro

Esercizi di respirazione 

Il controllo della respirazione è l’elemento cardine di quasi tutte le tecniche di rilassamento, compresa la meditazione. Gli esercizi di respirazione contemplano una forma di respirazione lenta, profonda e calma, per consentire all’organismo di assorbire la giusta quantità di ossigeno e aumentare la capacità polmonare. Già inspirando ed espirando in maniera profonda e consapevole puoi avvertire un sollievo immediato.

Ciò accade perché, quando sei in ansia, tendi ad avere il fiato corto e a respirare più affannosamente. In questo modo consumi molta più energia del necessario, ti affatichi e l’ansia aumenta. La respirazione è importantissima per gestire le emozioni negative

Fai yoga

Imparare a gestire l’ansia con lo yoga è una strada percorribile. È una pratica completa che unisce elementi caratteristici dell’attività fisica ad altri aspetti meditativi e spirituali. Peraltro, se già pratichi meditazione e fai esercizi di respirazione, lo yoga ben si inserisce nel tuo percorso.

Imparare a gestire la tua mente e le tue emozioni 

Riuscire a gestire la propria mente e le proprie emozioni è fondamentale nel controllo dell’ansia e dei pensieri intrusivi. Sciogliere il groviglio di pensieri negativi che ci opprime è liberatorio e ci permette finalmente di vivere liberamente e godere appieno di tutte le opportunità.

La gestione emozionale è importante per recuperare il senso di controllo e consapevolezza delle tue dinamiche interiori e dei tuoi comportamenti, per evitare che gli automatismi mentali ed emotivi prendano il sopravvento e condizionino i tuoi stati d’animo. 

Tieni a mente che uno scarso livello di consapevolezza può determinare una cattiva gestione di emozioni e sentimenti, rendendoti poco partecipe della tua stessa vita. Se ti incuriosisce approfondire questi aspetti, ti suggerisco di scaricare il pdf gratuito Gestisci la mente e le emozioni, che ti attrezzerà con i giusti strumenti di conoscenza e consapevolezza.

Conoscersi a fondo e superare le proprie paure può davvero fare la differenza e consentirti di vivere meglio, con meno ansia. Riattiva l’entusiasmo e diventa finalmente protagonista della tua vita.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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