Cosa fa invecchiare più in fretta? Ecco le cattive abitudini che accelerano il processo di invecchiamento

Cosa fa invecchiare più in fretta? Ecco le cattive abitudini che accelerano il processo di invecchiamento

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È possibile tenere sotto controllo alcuni fattori che possono contribuire ad accelerare l’invecchiamento? Sì, è possibile, soprattutto se questi fattori sono legati ad alcune nostre abitudini di vita scorrette.

L’invecchiamento è un processo del tutto naturale, caratterizzato dalla progressiva alterazione degli organi e delle loro funzioni. 

I tempi e i modi con cui l’invecchiamento si manifesta dipendono in gran parte dalle abitudini comportamentali (come per esempio svolgere attività fisica, seguire un’alimentazione equilibrata, non fumare e molto altro), da fattori ambientali (per esempio l’inquinamento, l’esposizione ai raggi UV senza protezione, l’esposizione a sostanze irritanti), oltre che da fattori genetici

Con l’avanzare dell’età, la persona diventa sempre più fragile e soggetta all’insorgenza di patologie acute e croniche. Qui vedremo insieme quali abitudini (da evitare) possono accelerare il processo di invecchiamento. Ecco le mosse da evitare per giocare al meglio questa partita. 

Vivere meglio e più a lungo: è possibile?

Come abbiamo visto poco fa, i cambiamenti che hanno luogo col trascorrere dell’età possono essere legati al fisiologico processo di crescita, a fattori genetici e allo svilupparsi di malattie.

A questi aspetti si devono aggiungere i fattori epigenetici che sono caratteristici della persona, ma possono essere influenzati dalle proprie abitudini comportamentali. 

L’epigenetica si riferisce all’insieme di meccanismi (epigenoma) che permettono al DNA di esprimersi: capire come siamo “programmati” e cosa possiamo fare per vivere bene e a lungo è molto importante, poiché ha a che fare non più solo con la longevità, ma con la qualità del nostro invecchiamento.

Infatti, lo scopo delle nostre scelte quotidiane e del nostro stile di vita non è più solo vivere a lungo, ma vivere a lungo e in salute, come spiego in questo video:

 

Qualità dell’invecchiamento e stile di vita: quale correlazione?

L’invecchiamento del corpo umano è un fenomeno piuttosto complesso; un approccio intelligente al tema della longevità deve basarsi su un intervento integrato, ben controllato ed efficace. 

Per questa ragione, ha senso affermare che il primo passo è rivedere le proprie scelte e le proprie abitudini comportamentali quotidiane, eliminando gli errori a livello dello stile di vita. 

Infatti, prendersi cura della propria alimentazione con i giusti cibi anti invecchiamento, utilizzare in modo mirato i nutraceutici, fare allenamento fisico regolarmente e gestire il proprio equilibrio psico-emotivo sono interventi fondamentali che aiutano il nostro organismo a proteggersi dall’accumulo dei danni dovuti all’avanzare dell’età.

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Le 8 cattive abitudini che fanno invecchiare più in fretta

Vediamo ora alcune abitudini che sarebbe utile correggere, poiché contribuiscono ad accelerare i processi di invecchiamento.

1. Riposo notturno insufficiente

Un buon sonno notturno (almeno 6-7 ore per notte) non solo preserva le facoltà mentali e l’energia fisica, ma contribuisce anche ad apparire più giovani. Ciò accade perché, di notte, le cellule epidermiche lavorano per riparare eventuali danni subiti dalla pelle durante il giorno, a causa (spesso) dell’inquinamento o dell’esposizione ai raggi solari. Quando invece si dorme poco e in maniera discontinua, la pelle non riesce a prepararsi per il giorno successivo e appare così più spenta e stressata.

2. Eccesso di zuccheri

Consumare troppi amidi e zuccheri è dannoso: innalzano il picco glicemico, promuovendo fenomeni infiammatori. Infatti, lo zucchero in eccessive quantità indebolisce il sistema immunitario del nostro organismo, innescando un processo di infiammazione che determina, tra le altre cose, una perdita di elasticità, con comparsa di rughe premature.

Parliamo soprattutto dello zucchero bianco, raffinato, e dello sciroppo di glucosio, aggiunto in tantissimi prodotti industriali confezionati, sia dolci sia salati. 

Invece, sì alla frutta fresca, che contiene naturalmente fruttosio e molte altre sostanze amiche dell’organismo (vitamine, sali minerali e fibra).

3. Dieta povera di frutta, verdura e proteine

Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica American Journal of Clinical Nutrition ha reso noto che il consumo quotidiano di cibi antiossidanti contenenti vitamina A, vitamina C e vitamina E, insieme al consumo di folati, riduce il processo di invecchiamento cellulare nelle donne. 

In un altro studio, pubblicato sempre sull’American Journal of Clinical Nutrition, è stato dimostrato che seguire la dieta mediterranea, con regolare assunzione di alimenti vegetali, è direttamente correlato a una riduzione dello stress ossidativo e del rischio cardiovascolare in un campione di popolazione adulta.

Inoltre, secondo uno studio dell’American Academy of Dermatology (AAD), una dieta bilanciata e ricca di frutta e verdura può aiutare la nostra pelle. Infatti, la vitamina E aiuta a contrastare l’azione dei radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cutaneo. 

La vitamina B3 protegge la pelle dall’azione dei raggi solari ed è coinvolta nella trasformazione dei lipidi e dei glucidi. La vitamina A aiuta ad avere una pelle più morbida, liscia, giovane ed elastica.

4. Consumo eccessivo di alcolici

L’abuso di alcol e il processo di invecchiamento in cattiva salute sono correlati. Nel corso della riunione dell’Alcohol Policy Network For Europe (Apn), i rappresentanti della Commissione europea e dell’Oms hanno chiarito che l’alcol è tra i principali fattori di rischio a livello mondiale e seconda causa di mortalità prematura, di patologie di lunga durata e disabilità in Europa.

Milioni di europei sono esposti al rischio alcol-correlato. In particolare, il 27% delle persone di età superiore ai 55 anni beve secondo quantità che portano all’intossicazione. È rilevante l’impatto dell’alcol su svariate patologie e diversi tipi di cancro (si stima che in Italia il 7% dei casi di cancro sia associato all’alcol).

5. Fumo

Il fumo fa invecchiare: rende più spenta la pelle del viso e fa accelerare il processo di senescenza di tutto l’organismo. Lo dice l’accorciamento dei telomeri, cioè le estremità dei cromosomi che indicano la capacità della cellula di rigenerarsi e ripararsi e, perciò, della velocità o meno dell’invecchiamento. Tutto questo è affermato da vari studi scientifici, tra i quali uno studio dell’Università cinese di Hangzhou presentato al Congresso internazionale 2023 della Società Europea per la Medicina respiratoria.

6. Sedentarietà

Numerosi studi scientifici, tra cui uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Epidemiology, hanno rilevato che la sedentarietà contribuisce ad accelerare l'invecchiamento dell'organismo.

La ricerca in questione ha preso come campione 1.481 donne (tra i 64 e i 94 anni). Tramite un accelerometro, queste donne sono state monitorate sette giorni consecutivi, oltre ad aver risposto ad alcuni questionari sulle loro abitudini.

Il risultato è stato chiaro: c’è bisogno di almeno 40 minuti al giorno di attività fisica. Infatti, nelle donne che facevano meno di 40 minuti al giorno di attività fisica, sono stati riscontrati telomeri più corti. 

7. Non utilizzare protezioni solari

L’esposizione frequente ai raggi UV aumenta la presenza di radicali liberi che, come abbiamo detto poco fa, determinano l’invecchiamento precoce della pelle e il possibile sviluppo di tumori. È perciò molto importante utilizzare una crema solare con fattore di protezione da 30 in su, ri-applicandola più volte durante l’esposizione, specie dopo aver fatto il bagno (se si è al mare), per invertire sensibilmente i danni provocati dai raggi UV.

8. Stress e ansia

Stress e ansia possono accelerare il processo di invecchiamento. Il premio Nobel 2009 per la medicina Elizabeth Blackburn e i suoi colleghi e colleghe sono riusciti a dimostrare che lo stress accelera il processo di invecchiamento cellulare dell'organismo, predisponendolo a patologie cardiovascolari e a un abbassamento delle funzioni immunitarie.

Lo studio ha reso evidente che lo stress psicologico comporta un notevole incremento dei fisiologici processi ossidativi, una significativa riduzione della lunghezza dei telomeri, una conseguente senescenza precoce delle cellule con perdita di longevità.

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Per concludere

Invecchiare è del tutto fisiologico: non dobbiamo vivere con la paura di farlo; infatti, tutti possiamo vivere una vita più lunga e soprattutto più sana, allontanando il momento in cui i segnali dell’invecchiamento sopraggiungono. Come abbiamo visto, uno stile di vita corretto ed equilibrato può incidere in modo significativo sulla condizione del nostro organismo, sulla salute della nostra pelle, delle nostre cellule e sul nostro benessere complessivo.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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