L’usura dei telomeri è stata descritta come uno tra i segni distintivi dell'invecchiamento o hallmarks dell’invecchiamento. Cosa significa? E cosa sono i telomeri?
Ciascuno dei cromosomi, presenti in tutte le cellule del nostro organismo, presenta estremità protettive chiamate telomeri: sono specifiche sequenze di DNA che si ripetono migliaia di volte.
Sono veri e propri cappucci protettivi dei nostri cromosomi che, accorciandosi a ogni divisione cellulare, determinano quanti cicli cellulari sono ancora a disposizione e perciò quanto tempo la cellula ha davanti a sé. In pratica, invecchiamento e telomeri sono correlati.
In particolare, ogni telomero ha due scopi:
Quando i telomeri si riducono notevolmente, i cromosomi diventano instabili e possono insorgere alcune problematiche, per esempio la mancata o non corretta replicazione.
Proprio per questo motivo, gli scienziati considerano i telomeri come gli orologi della vita cellulare, lo abbiamo detto poco fa: più corti sono e più si avvicina la fine della cellula.
È perciò corretto affermare che i telomeri sono dei veri e propri cronobiografi delle cellule. Ma è possibile invertire o rallentare l’invecchiamento cellulare? E in che modo possiamo farlo?
Svariati studi scientifici si sono occupati di capire se l’attivazione della telomerasi (cioè l’enzima che ripara i telomeri) e l’allungamento dei telomeri possano rallentare il processo di invecchiamento.
La velocità di accorciamento dei telomeri non è uguale per tutti: infatti, può accelerare o rallentare rispetto allo scorrere del tempo. Molto dipende dal nostro stile di vita, ed è un’ottima notizia!
Infatti, è stato osservato che uno stile di vita equilibrato è in grado di contribuire a proteggere i telomeri e rallentarne l’accorciamento.
Lo stile di vita regolare e bilanciato cui ci riferiamo include una nutrizione completa e corretta, una integrazione alimentare mirata, un allenamento fisico regolare e un elevato apporto di acidi grassi omega-3, senza dimenticare la gestione psico emotiva e il benessere psicologico.
La scienza conferma la correlazione tra stile di vita sano e accorciamento dei telomeri. Per esempio, sapevi che l’ansia accelera l’invecchiamento cellulare e lo stress è responsabile dell’accorciamento dei telomeri?
La biologa molecolare Elizabeth Blackburn afferma che è possibile proteggere i telomeri, ad esempio evitando lo stress. Blackburn si è guadagnata il premio Nobel per la Medicina nel 2009, per aver scoperto, insieme al suo gruppo di ricerca, come i cromosomi sono protetti dai telomeri e dall’azione dell’enzima telomerasi.
Ti chiederai “Ma come posso stressarmi di meno? Sembra impossibile!” In un mio video, parlo proprio di questo e ragiono su come la meditazione, antica e ben nota pratica antistress, possa contribuire sensibilmente a contrastare l’invecchiamento cellulare:
L'indicazione di uno stile di vita equilibrato come responsabile, almeno in parte, del rallentamento dell’accorciamento dei telomeri, è stata pubblicata sulla rivista “Lancet Oncology”, ed è il risultato di uno studio pilota su 35 pazienti affetti da tumore alla prostata.
Il Dott. Dean Ornish, primo autore dello studio, partendo dai risultati, afferma che i telomeri sono in grado di allungarsi con un adeguato stile di vita, promuovendo un ritardo dell’invecchiamento cellulare, con buone prospettive di salute per l’età avanzata.
Nel 2017, uno studio del gruppo di ricerca della Mayo Clinic in Minnesota, guidato da James Kirkland, ha dimostrato che l’eliminazione delle cellule senescenti nei topi anziani era responsabile dell’inversione di alcuni effetti dell’invecchiamento.
Non solo: sempre più studi rilevano un ruolo “attivatore” della telomerasi da parte di alcuni micronutrienti, in grado sia di combattere l’infiammazione (inflammaging) presente in situazioni di invecchiamento, come ad esempio i polifenoli, sia di conservare un buono stato di salute delle cellule, come sembrerebbero fare sulforafano e quercetina (presenti in broccoli e cipolle).
È stato commercializzato un test che valuta la lunghezza dei telomeri. La commercializzazione di questo test ha suscitato polemiche e dubbi sia di natura tecnica, sia etica.
Sebbene il test sia stato sviluppato da Maria Blasco, una delle massime esperte in materia, esistono ancora dubbi sul valore complessivo per un organismo di un dato estratto solo da un tipo di cellule, in questo caso dai globuli bianchi.
Allo stesso tempo sempre più ricerche mostrano come l’accorciamento dei telomeri non sia solo legato all’invecchiamento cellulare ma anche all’emergere di molte malattie e persino alla mortalità.
Uno studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology ha mostrato come i telomeri più corti siano legati ad un maggior rischio di mortalità in un periodo di 6 anni.
Dei 1136 partecipanti quelli con i telomeri più corti avevano il 60% di rischio in più di morire nel periodo preso in esame.
Come abbiamo detto poco fa uno studio scientifico del Dott. Dean Ornish ha dimostrato che alcuni cambiamenti nel proprio stile di vita sono in grado di aumentare l’attività della telomerasi, l’enzima che ripara i telomeri.
Infatti, da questo studio, si osserva che alimentazione corretta, esercizio fisico regolare e meditazione sono sufficienti a riparare in maniera apprezzabile i telomeri e rallentare l’invecchiamento delle cellule, verso la longevità.
Da qui possiamo fare un passo avanti: ha senso parlare “solo” di longevità? L’aspettativa di vita si è sensibilmente allungata nel tempo, con l’insorgenza, tuttavia, di alcune patologie invalidanti.
Perciò, è utile perseguire una vita più lunga, ma con una qualità della vita scarsa, oppure lo scopo del nostro vivere è forse una vita sì più lunga, ma soprattutto in salute?
La qualità dell’invecchiamento e i mezzi per garantirla sono proprio gli obiettivi del pensiero scientifico recente e la vera sfida del prossimo futuro.
Come accennavamo poco fa, non ha ormai più senso parlare di longevità senza puntare alla qualità dell’invecchiamento: infatti, al prolungamento della speranza di vita deve necessariamente corrispondere un miglioramento della qualità della vitastessa.
Per raggiungere questo scopo, è essenziale modificare le proprie abitudini quotidiane: corretto approccio ai cibi e alla dieta, regolare attività fisica, qualità del riposo e gestione dello stress.
C’è una buona notizia: abbiamo il controllo su molti di questi fattori. Infatti nutrizione, (di cui ci occuperemo a breve), integrazione, allenamento e gestione emozionale sono i 4 fondamenti di una vita sana ed equilibrata sui quali lavorare per ottimizzare le proprie abitudini comportamentali e migliorare sensibilmente la qualità della propria vita.
Un’alimentazione regolare e completa è davvero fondamentale. Tuttavia, spesso, i cibi da soli non sono sufficienti a garantire un introito ottimale di nutrienti. Infatti, molte persone hanno carenze da micronutrienti senza nemmeno saperlo! Ciò accade perché la nutrizione odierna è ricca di calorie e povera di nutrienti.
Le micro carenze croniche non sono così gravi da provocare l’insorgenza di una patologia acuta, ma sono sufficienti ad accelerare il processo di invecchiamento e favorire le patologie croniche.
Proprio per questo motivo, è importante parlare di nutraceutica e di integrazione alimentare quotidiana pro-longevity, che sfrutta gli effetti compensativi e positivi dei nutrienti sulla nostra salute (come per esempio la protezione della salute ossea e il rafforzamento del tessuto connettivo), così come sul trattamento e sulla prevenzione di alcune malattie.
Possiamo proprio parlare di “eroi della longevità”, preziosi perché modulano a livello cellulare i fattori o hallmarks dell’invecchiamento, in questo modo:
Ricercatori in ambito nutraceutico, medici e farmacisti specializzati si sono attivati per studiare e approntare un metodo completo e personalizzato, finalizzato alla longevità sana.
È stato elaborato un programma di protezione cellulare che ha due punti focali:
Gli integratori o supplementi alimentari non vanno assunti “a sentimento”! Per un utilizzo razionale, efficiente, ma soprattutto personalizzato in base alle tue esigenze, è necessario seguire i consigli di professionisti dell’ambito medico-scientifico, come medici, nutrizionisti e farmacisti preparatori, che hanno una conoscenza approfondita della nutraceutica e sono in grado di fornirti consigli puntuali e affidabili.
Per concludere, ricorda che la vitalità, l’energia e il benessere che ricerchiamo per vivere più in salute e più a lungo sono racchiusi dentro ciascuna cellula del nostro corpo.
Ciò significa che le cellule di cui è composto il nostro organismo hanno un elevat(issim)o potenziale: è qui che avviene gran parte delle attività fisiologiche e metaboliche, ed è proprio la protezione cellulare che dobbiamo perseguire per raggiungere equilibrio e benessere nel lungo periodo.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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