Felicità: cosa significa e come coltivare la felicità nel tempo

Felicità: cosa significa e come coltivare la felicità nel tempo

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Essere felici è forse il desiderio più universale dell'umanità. Ogni persona, a prescindere dalla sua cultura o dalla sua estrazione sociale, aspira alla felicità.

In psicologia, la felicità corrisponde a una condizione emotiva positiva, a una sensazione di pienezza, soddisfazione e benessere. La felicità viene perciò associata a un insieme di emozioni che procurano benessere in abbondanza.

Tuttavia, raggiungere uno stato duraturo di felicità e benessere può sembrare una meta irraggiungibile per molti. Quindi, cosa significa, esattamente, essere felici? E quali sono i fattori che determinano se una persona sia felice? Lo vedremo insieme nel corso di questo articolo.

Cos’è la felicità?

La felicità è uno stato emotivo complesso, caratterizzato da sensazioni positive di gioia, soddisfazione e benessere generale. È uno stato d’animo non del tutto oggettivo, che dipende dalle caratteristiche individuali di ciascuna persona. 

Un segreto per essere felici (lo vedremo in seguito) è imparare a vivere nel presente, apprezzando la quotidianità e la compagnia delle persone cui vogliamo bene. La felicità non va cercata all’esterno, ma dentro di noi: sembra una frase fatta, ma è importante amare prima sé stessi e trovare l’equilibrio, per poi arricchirci con stimoli, soddisfazioni e relazioni interpersonali.

La gestione emotiva è fondamentale e fa parte dei 4 fondamenti di una vita equilibrata e appagante, come affermo spesso. In questo video, ti spiego tre fattori dai quali dipende la tua felicità:

 


Cosa contraddistingue una persona felice?

Abbiamo detto che non esiste una definizione univoca di felicità, poiché è un concetto assai soggettivo che, in quanto tale, varia da persona a persona. In altre parole, ciò che rende felice una persona potrebbe non avere lo stesso effetto su un'altra.

Tuttavia, possiamo identificare alcuni tratti comuni che contraddistinguono gli individui felici:

In sintesi, la felicità deriva dalla soddisfazione dei bisogni emotivi, sociali e psicologici di base.

Teorie scientifiche sulla felicità

La scienza ha studiato la natura della felicità e i fattori che la determinano. Per esempio, secondo la teoria del benessere soggettivo, sviluppata negli anni '90, la felicità di una persona dipende dalla valutazione soggettiva che essa fa della propria vita. In questo senso, gli psicologi hanno identificato tre componenti chiave del benessere soggettivo:

  • Presenza di emozioni positive frequenti;
  • Assenza di emozioni negative;
  • Soddisfazione per la vita.

Un'altra teoria influente è quella del flusso dello psicologo Mihály Csíkszentmihályi. Essa afferma che la felicità deriva dal trovarsi completamente assorbiti in attività che mettono alla prova le proprie abilità e ci fanno sentire vivi nel momento presente.

A proposito di studi scientifici, nel prossimo paragrafo analizziamo la dimostrata correlazione tra felicità e genetica.

La genetica può influenzare la felicità?

Uno studio del 2005 pubblicato sul Review of General Psychology, ha dimostrato come la felicità sia riconducibile a fattori genetici. Secondo lo studio, il 50% della felicità dipende dai geni dei genitori della persona e solo il 10% dalle circostanze della vita.

Martin Seligman, considerato il pioniere della psicologia positiva, concorda nell’affermare che ambiente e genetica si influenzano a vicenda. Per questa ragione, due persone cresciute nello stesso ambiente possono avere una risposta differente, in base alla loro sensibilità ambientale. 

Cosa succede quando proviamo felicità?

Quando viviamo dei momenti felici, nel nostro cervello si attivano i neurotrasmettitori responsabili della felicità

  • Dopamina: controlla la sensazione di piacere e di soddisfazione;
  • Serotonina: contribuisce a incrementare la motivazione;
  • Ossitocina: è legata ai rapporti sentimentali;
  • Endorfine: agiscono contro il dolore;
  • Adrenalina: ci aiuta a mantenere la calma nei momenti stressanti;
  • GABA agisce come calmante sul nostro sistema nervoso.

Nel prossimo paragrafo, vedremo i 5 pilastri della felicità.

I 5 pilastri per essere felici

Dopo aver esaminato diverse prospettive, possiamo identificare alcuni elementi cardine che caratterizzano una vita felice e piena. Ecco i pilastri fondamentali per raggiungere la felicità.

1. Relazioni sociali soddisfacenti


Numerosi studi confermano che avere relazioni profonde e appaganti, sia in famiglia che con gli amici, è fortemente correlato con il benessere emotivo e con la longevità. Infatti, coltivare rapporti sinceri e prendersi cura delle persone care deve essere una priorità per chi vuole essere felice.

2. Realizzazione personale


Raggiungere obiettivi stimolanti e continuare a imparare e crescere per tutta la vita è fonte di profonda soddisfazione. Fissare traguardi orientati alla crescita e impegnarsi per migliorare se stessi genera un senso di padronanza e di scopo.

3. Salute fisica e mentale


Prendersi cura del proprio corpo, con una dieta bilanciata e attività fisica regolare, è collegato sia al benessere fisico che a quello mentale. Uno stile di vita sano aiuta la mente a stare meglio. Anche la salute emotiva è essenziale: coltivare la propria interiorità, con pratiche come la meditazione o la mindfulness in particolare, riduce stress e ansia.

4. Senso di scopo


Avere uno scopo e sentirsi parte di qualcosa di più grande di noi è fondamentale per la felicità. Per esempio, contribuire alla comunità e alla società, anche con piccoli gesti di solidarietà, ci rende più appagati e sereni.

5. Coltivare l’ottimismo


Adottare una prospettiva positiva aiuta ad affrontare gli ostacoli inevitabili della vita. Coltivare pensieri ottimisti e la capacità di focalizzarsi sugli aspetti buoni della realtà è correlato con il benessere.

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Quali sono i 5 falsi miti sulla felicità?

Esistono molte credenze errate a proposito della felicità. Ecco 5 alcune fra le più comuni:

Mito 1: Soldi e successo portano automaticamente felicità

I soldi e lo status possono aumentare momentaneamente il benessere ma, oltre una certa soglia, non incidono più. Al contrario, contano di più le relazioni e il senso di scopo.

Mito 2: Sposarsi e avere figli sono garanzia di felicità

Invece, dipende dalla qualità delle relazioni. Non a caso, i rapporti conflittuali portano infelicità. Spesso subiamo una certa pressione sociale, che vede ancora la famiglia tradizionale come l’obiettivo di massima realizzazione e felicità di una persona.

Mito 3: Esistono soluzioni rapide per essere felici

La felicità va coltivata giorno per giorno, con impegno. Non esistono scorciatoie.

Mito 4: Essere sempre felici è possibile e auspicabile

Anche le persone più felici provano emozioni negative. Accettarle è normale.

Mito 5: La felicità viene dall'esterno

In realtà, dipende soprattutto dall'interiorità e dalla tua attitudine mentale.

Come essere felici: 8 metodi scientifici per trovare la felicità

Praticare alcuni consigli basati sulla ricerca scientifica, puoi migliorare il tuo benessere emotivo. Vediamo come:

1. Gratitudine

Provare gratitudine fa apprezzare ciò che si ha ed è legato all'ottimismo. Tenere un diario aiuta, per esempio.

2. Lasciare andare

Imparare a perdonare sé stessi e gli altri libera da emozioni negative che ci rendono infelici.

3. Fare attività coinvolgenti

Trovare attività che ci appassionino e ci facciano sentire "nel flow" aumenta la felicità.

4. Meditazione

La meditazione migliora la gestione dello stress. Anche solo 10 minuti al giorno hanno effetti positivi.

5. Interazioni sociali

Coltivare rapporti sinceri arricchisce la vita di significato e riduce la solitudine.

6. Sonno di qualità

Dormire a sufficienza e a orari regolari è fondamentale per l’umore e per l’energia.

7. Porsi degli obiettivi

Darsi obiettivi stimolanti, ma realistici, fornisce senso di scopo e migliora l'autostima.

8. Fare attività fisica

Fare esercizio regolarmente attiva le endorfine, che aiutano il buonumore.

Si può smettere di essere infelici?

Sì, si può smettere di essere infelici. Inizia dalla tua giornata ideale, che dovrebbe essere la tua giornata tipo. Considera la tua giornata un po’ come la tua vita in miniatura: inizia con energia e, all'ora di andare a dormire, devi avvertire un profondo senso di soddisfazione per ciò che hai potuto portare a termine e affrontare con le tue risorse e le tue capacità. 

Una grande giornata ripetuta per N volte genera l’abitudine alla felicità e getta le basi per un'esistenza felice. Se pensi che non sia facile, inizia dai piccoli cambiamenti, stabilisci piccoli rituali che possono influire positivamente sui tuoi livelli di energia e sulle tue emozioni. Noterai miglioramenti dopo pochi giorni.

È possibile essere felici da soli?

Certo che è possibile. La grande fortuna che abbiamo è possedere capacità adattive davvero notevoli per fare le cose da soli. Non devi aspettare che ci sia sempre qualcuno con te: sei una persona piena di potenzialità e risorse, e spesso ciò che tu definisci solitudine è in realtà autonomia.

Per esempio, andare al cinema da soli, concedersi un caffè o un pranzo in compagnia di sé, viaggiare da soli sono tutte cose alla tua portata. La possibilità di scegliere ogni giorno di essere felice è nelle tue mani.

Ricorda che frasi come “non sono capace” , “non ce la farò mai” sono controproducenti e potrebbero anche compromettere la nostra vita di relazione. 

Come abbiamo visto nel paragrafo precedente, il nostro cervello è in grado di cambiare in continuazione, grazie alla neuroplasticità. Ciò avviene con la ripetizione delle azioni quotidiane, ma soprattutto delle abitudini di pensiero.

È possibile essere felici anche nel lungo periodo?

Per raggiungere una felicità duratura, che persista anche dopo le inevitabili difficoltà della vita, è importante:

  • Adottare abitudini che rafforzino il benessere emotivo, come la meditazione e la gratitudine quotidiana, purché praticate nel tempo, e con costanza.
  • Coltivare interessi e hobby che diano gioia e senso di scopo negli anni, man mano che priorità e circostanze cambiano.
  • Essere mentalmente flessibili e pronti ad adattarsi ai cambiamenti con un atteggiamento costruttivo.
  • Concentrarsi sul viaggio della vita, non solo sulla destinazione. La felicità sta nel percorso di crescita.
  • Accettare sé stessie le altre persone in modo incondizionato. La felicità viene dall'interno, non dall'approvazione altrui.
  • Trovare uno scopo duraturo più grande, come contribuire alla comunità. Agire per gli altri, per la società, porta felicità.
  • Coltivare la resilienza, vale a dire la capacità di superare le avversità ineluttabili della vita.

Siamo giunti alla conclusione di questo percorso di approfondimento sulla felicità. Nel prossimo paragrafo, ci salutiamo con alcune cose importanti da ricordare.

Cosa ricordare sulla felicità

Nel corso di questo articolo, abbiamo avuto modo di vedere che la felicità è uno stato emotivo complesso, che deriva dalla soddisfazione di bisogni emotivi, sociali e psicologici. Le relazioni interpersonali, la realizzazione personale, la salute, il senso di scopo e l'ottimismo sono fattori fondamentali per il benessere psicofisico.

La scienza ha individuato alcune strategie concrete per coltivare la felicità, come per esempio coltivare la gratitudine, imparare a lasciare andare e praticare la meditazione. Tuttavia, per essere felici nel lungo termine, è importante anche adottare uno stile di vita positivo e flessibile.

Non esiste una ricetta della felicità, ma, con un impegno costante, puoi progredire anche tu verso una vita serena e soddisfacente.

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Filippo Ongaro

AUTORE

Filippo Ongaro

Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise

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