La vecchiaia, o più correttamente “senilità”, è l’ultimo periodo del ciclo vitale umano. Ma quando si inizia a invecchiare? Ci sono pratiche e rimedi per migliorare la qualità dell’invecchiamento e aumentare la longevità? Approfondiamo insieme questo aspetto.
Dal punto di vista medico-scientifico, l’invecchiamento è quel processo di degenerazione che coinvolge cellule, organi e tessuti, ed è un processo che inizia molto, molto lentamente, già… da giovani, ossia intorno ai 30 anni.
Tuttavia, il “fattore vecchiaia” è un parametro che varia notevolmente in base al contesto. Il primo tentativo di definizione internazionale colloca la vecchiaia oltre i 65 anni.
Il congresso nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia ha proposto di aggiornare il concetto di anzianità alzando a 75 anni l'età ideale.
Con il passare degli anni, aumenta la quantità di radicali liberi prodotti durante il processo di ossidazione. In presenza di uno stress ossidativo, ossia quando i radicali liberi superano le sostanze antiossidanti, i segni dell’invecchiamento possono manifestarsi in anticipo.
In questi termini, invecchiare può spaventare, in realtà fa parte del ciclo vitale ed è (anche) nostra responsabilità fare qualcosa per migliorare il nostro invecchiamento e conservare funzionalità ed efficienza del nostro organismo e del nostro cervello.
Tuttavia, mi preme ribadire che è possibile ritardare i segni dell'invecchiamento e al contempo alzare la qualità della nostra vita, per vivere serenamente la terza età.
È possibile fare ciò a partire dai 4 fondamenti di una vita sana, equilibrata e appagante: alimentazione, integrazione alimentare, allenamento e lavoro interiore. Ne parleremo meglio tra poco.
I segni dell’invecchiamento a livello fisico comprendono:
Inoltre, i sintomi dell’invecchiamento a livello funzionale includono:
Ci sono poi condizioni patologiche caratteristiche dell’invecchiamento:
Uno studio della Duke University, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences, sembra confermare quanto spesso è suggerito dal senso comune: non sempre l'età anagrafica corrisponde all'età biologica. A premere sull'"acceleratore" dell’invecchiamento sono fattori sia di natura genetica, sia ambientale.
Infatti, la velocità del processo di invecchiamento è determinata da questi fattori:
Sulla componente genetica, ad oggi, non è ancora possibile intervenire. Invece, per ciò che riguarda i fattori riconducibili a un determinato stile di vita e quelli psicologici, è possibile intervenire in maniera diretta e trasformativa.
In che modo? Modificando (migliorando) alcuni nostri comportamenti, con l’obiettivo di rallentare il processo di invecchiamento e garantirci un invecchiamento di qualità, e non semplicemente una vita più lunga.
In questo video ti spiego la differenza tra durata della vita e la durata della vita in piena salute, oltre ad approfondire tutti gli aspetti che concorrono a vivere bene e a lungo:
Alcuni fattori concorrono a rallentare l’invecchiamento:
Tutti questi fattori sono in grado di contrastare l’accorciamento dei telomeri, speciali “cappucci” che proteggono le estremità dei cromosomi.
Inoltre, anche lo stress è uno dei fattori predisponenti all’invecchiamento. Lo ha dimostrato Elizabeth Blackburn, biologa molecolare e premio Nobel per la Medicina, assieme al suo gruppo di lavoro confermando che proteggere i telomeri è possibile, ad esempio evitando lo stress.
Infatti, tra i fattori che contrastano l’invecchiamento, possiamo includere:
Tutto ciò è assolutamente possibile. Infatti, l’equilibrio psico-emotivo è fondamentale per la salute generale (e comunica con la salute fisica), ed è essenziale prendersene cura con un costante lavoro interiore.
Ci sono varie pratiche preziose per allentare stress e ansia, ritrovare il focus, rilassarsi, imparare a vivere del presente e a dialogare con la parte più profonda di sé.
Ad esempio, la meditazione è un’ottima pratica rilassante e riequilibrante, essenziale per acquisire consapevolezza e lasciar fluire le emozioni.
Inoltre, è opportuno allenare la mente e le funzioni cognitive, tramite attività manuali, giochi enigmistici e mnemonici, attività che impegnano la mente e mantengano attivo anche il nostro spirito critico e comunicativo (mai trascurare le amicizie e la socialità!)
Un’alimentazione corretta gioca un ruolo fondamentale nella salute e nella prevenzione. Possiamo parlare di cibi anti aging con azione antiossidante. In generale:
Ricorda di:
Spesso, gli alimenti da soli non bastano a garantire un adeguato apporto di nutrienti. Proprio per questa ragione, è opportuna una integrazione adeguata a base di nutraceutici (da assumere sotto controllo medico). Per esempio, integrazioni di:
Per vivere a lungo è importante mantenere uno stile di vita attivo e dinamico, a partire dalle attività quotidiane, come per esempio :
Oltre a ciò, è opportuno lavorare in maniera sistematica su precise aree del corpo. L’ideale è praticare attività aerobica (per esempio corsa, nuoto), in associazione al lavoro con i pesi, per mantenere forza e massa muscolare.
Nel dettaglio, in una prospettiva anti aging, sia in palestra, sia a casa, ci sono tre macro-aree sulle quali lavorare:
Alla luce di tutti questi consigli, posso aggiungere che illudersi di fermare il tempo o vivere nel terrore della vecchiaia è impossibile e controproducente. Infatti, sono davvero tanti gli aspetti sui quali si può agire per notare miglioramenti sensibili nella qualità della propria vita e della vecchiaia.
Di seguito, un video-corso gratuito per potenziare la tua salute e migliorare la qualità della vita.
AUTORE
Medico degli astronauti dal 2000 al 2007, autore Bestseller, ideatore del Metodo Ongaro® e ambasciatore Still I Rise
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